In questo articolo proviamo a costruire un programma didattico di livello A1.
Il livello di inglese A1 è il primo dei 6 livelli di inglese , secondo la classificazione del QCER.
Tipicamente, è uno stadio di competenza linguistica che identifichiamo con la scuola primaria.
Sulla carta, i bambini di quinta elementare dovrebbero trovarsi al livello A1 di inglese, tanto è vero che gli invalsi di inglese della quinta elementare misurano le competenze ricettive (reading, listenining) proprio al livello A1.
Questo articolo, rispetto ad altri che già abbiamo scritto, tuttavia, si riferisce ai docenti perchè affronta una serie di scelte metodologiche che si presentano in programmazione, quali:
- come organizzare il programma A1? Come suddividere il lavoro, quali priorità dare? Come concatenare tra loro gli argomenti?
- quali attività usare per veicolare le abilità e competenze associate con il livello A1 di inglese?
Contenuti di questa pagina
Programma di inglese A1
Per cominciare sintetizziamo in questa tabella il programma di inglese A1, ricordando che il livello A1 è articolato almeno in 2 stages:
- livello pre-A1
- livello A1
Contenuti del programma di inglese A1
Abbiamo creato una sorta di chart per illustrare la “composizione” del programma di inglese A1
Come potete vedere, la parte del leone la fa il vocabolario.
A questo link trovi tutte le nostre esercitazioni sul vocabolario inglese A1
Ciò non significa, come spesso avviene, che le parole debbano essere insegnate a memoria, o comunque in modo decontestualizzato. Al contrario, sono assolutamente persuasa del fatto che le parole debbano essere sempre insegnate in modo olistico, ovvero inserite in frasi, e le frasi inserite in un contesto comunicativo (dialogo/gioco comunicativo).
Ciò che intendo dire è che in un primo stadio di apprendimento/acquisizione della lingua, la comunicazione avviene in modo “lessicale”. Anche quando i bambini dicono “How are you?” e Rispondono “I am OK”, non stanno articolando le frasi sulla base della loro competenza grammaticale, bensì stanno usando queste frasi come parole, ovvero come un intero cui hanno attribuito un significato.
E’ con il tempo e l’aumento della competenza metalinguistica dell’alunno, che il bambino comincia a manipolare le frasi e articolarle.
Ad ogni modo, la fase lessicale è la prima fase, con la quale si integrano si integrano le fasi comunicative (usare le frasi e le parole per comunicare) e metalinguistiche (riflessioni grammaticali e metafonologiche)
Ho partecipato a due corsi organizzati da Openminds dal titolo “Insegnare l’inglese agli alunni con DSA”. Il primo in presenza e il secondo in modalità blended e li ho trovati molto utili. Le metodologie e le tecniche apprese e condivise con altri corsisti sono davvero applicabili nelle classi in quanto l’approccio è molto pragmatico.
Essendo iscritta alla newsletter, ricevo di continuo materiali, lesson plan e spunti che utilizzo nelle mie classi (scuola secondaria di primo grado). Le attività sono inclusive. Ai miei alunni piacciono molto.
Simona Del Matto
Insegni inglese privatamente?
Scopri i vantaggi di Affiliarti ad Open Minds
Organizzazione del programma di inglese A1
Qui trovi le nostre risortse sull’inglese A1:
Ciò che è irrinunciabile è la concatenazione degli argomenti proposti. Affinché non resti sterile vocabolario, non usato e non produttivo in termini di acquisizione delle competenze, è necessario programmare in modo che per ogni unità di vocabolario venga prevista una serie di attività comunicative e una riflessione metalinguistica, seguita da ulteriore pratica al fine di permette agli alunni di praticare in modo creativo e produttivo.
Facciamo un esempio per essere piu’ chiari:
se insegno colori e numeri, in un primo stadio farò praticare colori e numeri con giochi di riconoscimento, memoria, ripetizione, pronuncia al fine di aiutare i bambini ad imparare le parole legate ai colori e ai numeri.
Successivamente, si legano queste parole (aggettivi) ad altre parole già introdotte. Per esempio, se i bambini conoscono già gli oggetti scolastici, lo step successivo è legare il nome dell’oggetto scolastico con i numerali e gli aggettivi dei colori, aiutando i bambini a comprendere le frasi minime come
The book is red
One book is red
The pen is blue
Two pens are blue
Anche se i bambini non conoscono ancora le regole del plurale (pen/pens) o il verbo essere in tutta la sua coniugazione, l’insegnante proporrà attività ludiche e comunicative nelle quali i bambini manipolino frasi-modello usando le parole precedentemente introdotti (oggetti scolastici) e nuovi (colori e numeri).
L’uso della s al plurale non verrà spiegato, ma solo presentato e praticato con l’esperienza (l’obiettivo è che i bambini acquisiscano, non apprendano, la regola grammaticale)
L’ordine degli argomenti del corso può essere diverso da corso in corso, non ci sono regole fisse, tuttavia è fondamentale la connessione tra gli argomenti fatti prima e fatti dopo, il fine di creare delle attività ludiche e comunicative nelle quali si usi quanto fatto precedentemente con gli argomenti nuovi.
Vediamo questo piccolo esempio:
Il docente vuole toccare il tema dei saluti ed impostare una routine di inizio lezione.
Gli argomenti che vengono attivamente insegnati sono quelli lessicali: nomi comuni/oggetti scolastici, colori, numeri, aggettivi possessivi, famiglia.
I giochi comunicativi che vengono proposti servono a raccordare tra loro questi elementi di lessico insegnati esplicitamente.
Infine vuole insegnare precocemente i verbi di azione e le direzioni nello spazio per condurre giochi TPR.
Qui Teacher Melissa spiega come concatenare gli argomenti all’interno di un programma di inglese per principianti
In quanto tempo si svolge il programma di inglese A1
Questa è una domanda interessante, perchè di tutti i livelli, il primo è il piu’ difficile da acquisire, se si pensa che abbiamo a che fare con la fascia infantile e con totali principianti.
Quelli che sembrano pochi argomenti grammaticali e semplici unità di lessico base, possono essere in effetti assimilati in anni.
Per arrivare a questa conclusione, dobbiamo tenere in considerazione:
- la capacità di attenzione e le strategie non completamente sviluppate tipiche dell’infanzia
- il numero di ore di esposizione alla lingua inglese
- l’intensità delle lezioni, tenendo conto dell’età dfei bambini e la numerosità del gruppo classe
Inoltre, dobbiamo tenere conto dell’aspetto specificatamente linguistico. Se un docente si riferisce e comunica con i bambini solo in inglese, un tempo considerevole della lezione viene impiegato per capirsi/comunicare il contenuto/concordare le attività di consolidamento e ripetizione. Questo anche amplia molto i tempi di insegnamento del programma.
Del resto questo non è un difetto, al contrario l’insegnante naturalmente lavora non solo e sugli aspetti espliciti dell’insegnamento, ma anche sugli aspetti impliciti, ovvero l’assorbimento inconsapevole di fonetica, sintassi, morfologia.
Basta verificare i programmi delle scuola primaria per constatare che di anno in anno certi contenuti sono ripetuti.
INSEGNA INGLESE CON NOI
Programma di affiliazione OM
- Formazione metodologica
- Lesson plans e materiali pronti
- Consulenza commerciale
Spero che questo articolo sia stato utile.
Qui vi proponiamo altri spunti molto utili per organizzare un programma di inglese A1:
Lascia un commento