Insegnare inglese ai bambini di 3-6 anni

Formazione per docenti della scuola di infanzia

Corso online di inglese

Insegnare inglese ai bambini piccoli

Se sei un insegnante di scuola materna e vuoi insegnare inglese ai bambini della tua classe  oppure desideri intraprendere  il mestiere di docente di inglese per i bambini dai 3 ai 6 anni, abbiamo creato un corso di formazione online che offre molti spunti pratici  ed informazioni precise su

  • pedagogia: le abilità e la maturazione cognitiva e capacità di apprendimento dei bambini tra i 3 e i 6 anni
  • apprendimento e acquisizione linguistica: le modalità corrette e naturali per insegnare ai bambini la lingua straniera
  • organizzazione dell’ambiente di apprendimento (classe di inglese nella scuola di infanzia, playgroup pomeridiano di inglese per bambini di 3-5 anni, insegnamento al nido o a casa dell’inglese a bambini di 2-3 anni…)
  • organizzazione dei tempi della lezione di inglese a bimbi piccoli (fasi della lezione di inglese, routine, ritmo delle attività da definire sulla base dell’età, obiettivi, competenze dei bambini e del contesto in cui si svolge la lezione di inglese)
  • creazione e adattamento dei materiali per insegnare inglese alla scuola d’infanzia (canzoni facili per insegnare inglesevideo o cartoni per bambini per insegnare l’inglese a casa o scuola, attività divertenti per insegnare inglese giocando a scuola di infanzia o playgroup…)
  • attività didattiche di apertura (circle time, routine dei saluti in inglese), attività per insegnare parole nuove in inglese, attività per ripetere le parole e frasi inglese, attività di chiusura della lezione di inglese, attività da fare a casa per consolidare….
  • argomenti e curriculum: come scegliere i topic e le parole più adatte ad un corso di inglese per bambini piccoli

Il corso di formazione per docenti di inglese ha una durata di 20 ore, completamente online, ed il costo di 200 Euro.

Caratteristiche della formazione per docenti Open Minds

  • Corso di formazione riconosciuto dal MIUR ai sensi della legge 170/2016
  • Il corso può essere pagato con la carta del docente
  • Il corso non dà punteggio in graduatoria, ma le ore formative sono riconosciute
  • Il corso è completamente online, e può essere seguito con piena flessibilità di orario (le video lezioni, in asincrono

Dite di noi.

Open Minds è fatte di persone qualificate ma soprattutto appassionate.

I corsi per docenti sono ricchi di spunti e devo dire che mi hanno aiutato a migliorarmi e a reinventarmi con i bambini in classe.

I materiali messi a disposizione da Open Minds Milano sono eccellenti. Gli insegnanti sono molto preparati. Mi sento di consigliare vivamente questa scuola!”

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Imparare ad insegnare inglese ai bambini piccoli

Insegnare inglese ai bambini: nel mondo di oggi si tratta di una professione sempre più’ richiesta, perché il mondo sta evolvendo verso una direzione di sostanziale bilinguismo.

I genitori sanno che i loro figli dovranno affrontare lo studio profondo dell’inglese ed essere in grado di esprimersi in esso.

La domanda non è quindi SE iscrivere i bambini al corso di inglese, ma a che età è meglio iniziare ad insegnare inglese ai bambini, quando e come cominciare a parlare in inglese ai bimbi perché l’insegnamento sia più efficace.

Sempre piu frequentemente, i genitori investono in corsi d’inglese precoci, scuole bilingui o addirittura monolingui inglesi.

La precocità è percepita come importante: mentre fino ad alcuni anni fa, l’investimento sui corsi d’inglese iniziava alle scuole secondaria o primaria, un numero sempre maggiore di bambini vengono esposti alla L2 nei primissimi stadi del loro sviluppo.

La condicio sine qua non perché questi corsi siano utili e positivi per i bambini è che i docenti conoscano i meccanismi di acquisizione e apprendimento linguistico, e le tappe di sviluppo (non solo linguistico) dei piccoli.

Infatti, mentre gli studi e l’esperienza mostrano e dimostrano che iniziare a imparare la seconda lingua precocemente è una cosa buona e utile, altrettanto chiaro deve essere che un insegnamento non rispettoso dello sviluppo del bambino nelle sue tappe e modalità fisiologiche è negativo e può avere effetti non voluti, che possono inficiare l’apprendimento linguistico a lungo termine e impattare sulla crescita in generale.

Nel corso di formazione “Insegnare inglese ai bambini di 3-6 anni” verranno affrontate le questioni legate alla precocità dell’insegnamento linguistico, soprattutto in correlazione con le modalità corrette con cui relazionarsi IN LINGUA con bambini piccoli.

Cosa offre il nostro corso di formazione “Insegnare inglese ai bambini di 3-5 anni”

Le caratteristiche di un corso di inglese per bambini piccoli si possono riassumere in:

  • comprensione e rispetto del singolo bambino in se, delle sue personali competenze e caratteristiche, che l’insegnante deve osservare nel tempo, senza rapportarle a quelle di altri bimbi, ma realizzando nella sua mente una panoramica dello sviluppo di quel particolare individuo.
  • creazione di stimoli positivi e motivanti, adatti alla età e alle competenze linguistiche, sociali, cognitive, motorie….al fine di creare motivazione e interesse, nonché sostenere una autostima e fiducia in se stesso che è il motore di ogni altra esperienza e apprendimento
  • approccio pratico: il bambini apprende mentre fa e ciò che fa, la sua esperienza è in tutto e per tutto pratica e non teorica.
  • approccio multisensoriale: il bambino “impara con tutto se stesso”: l’esperienza del mondo avviene con tutti i sensi e cosi l’espressione di se’ e delle proprie emozioni. Chiunque interagisca con i bimbi lo deve sapere e rispettare.

Il corso di formazione che abbiamo creato vuole portare il docente a sviluppare esattamente queste competenze, che lo portano a insegnare ed interagire con i bambini con consapevolezza.

Il corso è stato creato partendo da:

  • solide basi glottodidattiche: si parte dall’illustrazione puntuale dei meccanismi e fasi dell’apprendimento
  • praticità e contesto: noi abbiamo molti anni di esperienza nel settore e quindi abbiamo potuto sperimentare sul campo un numero considerevole di approcci, materiali e strategie: portiamo esempi che abbiamo vissuto in prima persona.

Nelle righe che seguono parliamo di alcuni dei principi che troverai spiegati nel corso: nella formazione vedrai anche la loro declinazione pratica!

Come avviene l’acquisizione linguistica nei bambini piccoli

Uno degli argomenti più importanti del corso tratta le modalità in cui i bambini imparano la lingua e le lingue.

Molto spesso quando pensiamo alle lezioni di inglese per bambini ci vengono in mente tante lezioni statiche e noiose, perché per molti anni nelle scuole europee sono stati proposti metodi basati sulla ripetizione e memorizzazione.

In realtà, l’apprendimento delle lingue non funziona cosi.

Dobbiamo pensare al cervello come una sorta di calcolatore, in grado di fare a livello inconscio molte operazioni ogni istante! Il cervello dei piccoli inoltre ha il doppio delle attività del cervello adulto, è un vero e proprio computer quantico in azione!

E’ abbastanza incredibile, ma il cervello di un bimbo piccolo (sotto l’anno di età) è in grado di discriminare tutti i fonemi di tutte le lingue del mondo. Gradualmente, però, si specializza sui fonemi della lingua madre, che percepisce piu’ nettamente degli altri. I fonemi della lingua non madre tendono a essere gradualmente “sentiti meno” (discriminati meno), proporzionalmente alla maggiore acuità con cui i fonemi della L1 diventano famigliari, riconosciuti e noti al piccolo.

Siamo “ascoltatori culturali”, nel senso che i suoni della nostra lingua/cultura “danno forma” alla nostra percezione. Non percepiamo, crescendo, tutto ciò che si affaccia alle nostre orecchie…ma tutto ciò che è “significativo” per noi.

Il bambino deve comunicare con il caregiver, ne va della sua sopravvivenza. Il suo cervello seleziona i suoni che il caregiver produce, quelli diventano quelli importanti, su cui il cervello diventa competente: prima nella discriminazione e poi nella articolazione (pronuncia).

L’acquisizione del linguaggio discende dall’interazione in lingua e dalla relazione positiva con il caregiver.

Nel corso parleremo di come instaurare una relazione positiva con i bambini e come impostare la lezione come una “relazione di cura

La Routine nell’insegnamento della lingua ai bambini piccoli

La routine è una cosa molto importante, non solo nell’insegnamento della lingua ai piccoli, ma in generale nell’educazione dei piccoli.

Perché i piccoli non sanno orientarsi nel tempo! Prima e dopo non sono che termini astratti per loro, come astratto è il concetto di giorni, ore e minuti.

Se ci pensiamo, la divisione del tempo è proprio un concetto di tipo “culturale”: la nostra civiltà ha deciso di dividere il tempo in queste arbitrarie unità, ma non c’è nulla di naturale nell’identificazione di un giorno o un altro, nel dare un valore all’espressione “tra un’ora” o “tra due minuti”.

Insegnare inglese ai bambini di 3 anni

Il bambino piccolo ha bisogno di riferimenti che possa gestire per capire cosa gli succederà, per questo la routine, che è la successione ordinata e prevedibile di eventi e fatti è importante a livello cognitivo ed emotivo.

In una lezione per bambini piccoli, suddividere la lezione in momenti è importantissimo, e questi momenti devono ripetersi sempre nello stesso ordine. Questo aiuta il benessere del bambino e quindi il suo apprendimento.

Gli studi dimostrano che ciò che favorisce il benessere viene imparato facilmente quindi si può utilmente usare i momenti “routinari” (il saluto iniziale per esempio) per insegnare molto efficacemente le parole e le frasi in inglese. Correlare attività e giochi alle parole introdotte nei momenti routinari è consigliato, in questo video troverete concreti suggerimenti.

Nel corso, daremo suggerimenti molto pratici per impostare correttamente la lezione, dividendola in momenti facilmente leggibili e quindi aiutando il bambino nel suo orientamento nel tempo.

Dite di noi.

Un reale potenziamento linguistico non solo per i bambini, ma anche per noi insegnanti, in un’atmosfera serena e collaborativa nello svolgimento delle attività.”

Melissa Fantini – Docente

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Negli ultimi mesi, sono andata alla ricerca di nuovi corsi da seguire per arricchire il mio background, sia per motivi professionali sia per motivi di interesse personale. Devo essere sincera, per pura casualità ho trovato i loro corsi e oggi, non potrei essere più contenta di aver trovato proprio Open Minds.

Un mix di gentilezza, disponibilità, professionalità, competenza, chiarezza di esposizione e preparazione, senza dimenticare i numerosi consigli e suggerimenti che mi hanno fornito per migliorare il lavoro che svolgo

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Insegnare il ritmo e la prosodia della lingua

Ogni lingua ha un suo specifico ritmo ed altre caratteristiche musicali come l’altezza dei suoni, l’alternarsi delle tonalità, la melodia.

Ogni particolare idioma ha le sue caratteristiche musicali e la discriminazione dei pattern ritmici è fondamentale ai fini della comprensione e della produzione corretta di parole, suoni e frasi che possano essere capite dagli altri parlanti.

  • in modo implicito: abbiamo detto che il cervello di un piccolo è un calcolatore, che registra la % di occorrenza di certi pattern e che si specializza su di essi, arrivando a riconoscerli, discriminarli e riprodurli…mentre non riesce a fare altrettanto sulle caratteristiche prosodiche delle altre lingue. Quindi, in questo caso, non bisogna fare altro che esporre i bambini alle frasi nel modo più naturale possibile, loro impareranno senza rendersi conto. Se il docente non è madrelingua, si potrebbe verificare una sorta di sovrapposizione, perché ogni parlante automaticamente porta la prosodia sua propria e quella della sua lingua. Ma si può fare riferimento a video, audio, canzoni, per aiutarsi ad ascoltare le frasi pronunciate correttamente. NB: abbiamo detto che i bimbi non imparano la lingua guardando video, ma se si interagisce con il materiale video (per esempio facendo con la tutor attività basate su quanto visto), si impara anche da questo tipo di stimoli.
  • in modo musicale: le canzoni, la musica e il ritmo aiutano enormemente a entrare nella prosodia e nel ritmo della lingua. In questo video una docente inglese usa il ritmo in 4/4 per fare capire a studenti cinesi (che hanno una lingua completamente diversa dall’inglese dal punto di vista del ritmo e prosodia) come accentare le parole inglesi: non tutte le parole hanno un accento tonico, solo quelle significative o che sono in una certa posizione, non in base alla funzione grammaticale che ricoprono ma al ritmo naturale della frase inglese. Sarebbe un concetto molto difficile da spiegare in teoria, ma con il ritmo condiviso, a un certo punto diventa naturale e gli studenti si trovano a “pronunciare correttamente” senza capire nemmeno perché. Con i bambini piccoli è ancora più facile perché l’influenza della prima lingua è più facile da gestire, ci sono meno resistenze anche psicologiche a cantare assieme. Cantando assieme semplicemente certe parole e frasi “vengono fuori giuste”
Insegnare inglese con le canzoni

Nel corso parleremo del ritmo e la musica come strumenti naturali per aiutare i bambini a cogliere il corretto “fluire della lingua, in modo del tutto spontaneo e naturale.

INSEGNARE INGLESE AI BAMBINI DI 3-6 ANNI

Attenzione e durata delle attività quando si insegna ai bambini piccoli

Una delle cose che bisogna tenere a mente è che i piccoli hanno una durata di attenzione breve. E’ inutile pianificare lunghe attività: semplicemente non potrebbero seguirle.

È necessario che la lezione dei piccoli preveda tanti momenti separati, dove ogni attività ha una durata di alcuni minuti. Le attività devono essere legate logicamente e semanticamente tra di loro, e sulle stesse parole e frasi si può tornare spesso, anche dando alla lezione un andamentio circolare.

Fare tante attività, ognuna di pochi minuti, non vuole dire esporre i bambini a molto materiale…perchè sarebbe dispersivo. Il materiale deve essere limitato e ripetuto, ma la tipologia di attività, per venire incontro alla attenzione dei piccoli, deve essere diversificata.

Su una stessa unità, si possono fare vari giochi e attività:

  • canzone/action song
  • dettato disegnato
  • giochi con le flashcards/giochi TPR

Tutte queste attività possono ruotare attorno ad un vocabolario target di 5/10 parole. Questo darà un senso di padronanza ai bambini e contribuirà a fissare veramente i nuovi termini nella memoria.

Programma inglese quarta elementare

Impareremo a calibrare le attività sulla base della attenzione dei bambini, introducendo attività variate

INSEGNARE INGLESE AI BAMBINI DI 3-6 ANNI
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