In questo articolo forniamo una breve rassegna di alcuni studi che hanno indagato l’importanza di includere degli elementi di musica e musicalità nell’insegnamento dell’inglese.
Particolarmente, ci soffermeremo sul ritmo e sull’importanza di includere esercizi ritmici nei corsi di inglese per bambini, ragazzi e adulti.
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Il ritmo nella lingua
Già in questo articolo, abbiamo osservato che il ritmo è una caratteristica musicale, presente in ogni lingua.
Che cosa è il ritmo?
Questa è la sua definizione: “Successione ordinata secondo una certa frequenza di una qualsiasi forma di movimento che si svolga nel tempo“
Quando noi parliamo, non manteniamo una successione ordinata di battiti (come avviene nella musica), tuttavia è stato notato che quando le persone parlano in pubblico il loro discorso rispetta un ritmo ordinato molto di piu’ di quando parlano in privato, sono incerti o emozionati.
Abbiamo già detto quanto è importante insegnare il ritmo dell’inglese, sensibilizzare al connected speech e usare training ritmici (come i jazz chants) per portare i bambini a capire l’inglese parlato e a pronunciare appropriatamente.
Qui ci focalizziamo su un altro punto importante: come noi, insegnanti, dobbiamo usare il ritmo in classe per renderla inclusiva e d efficace ed insegnare inglese anche a chi ha DSA o altre difficoltà
Gestire il ritmo nel parlato: consigli agli insegnanti di inglese
Tenere il ritmo mentre parliamo, o almeno sforzarsi di tenere un ritmo e scandire le parole aiuta moltissimo nel renderci intellegibili, ma è bene anche tenere a mente che ciò rende la nostra parlata piu’ ordinata, piacevole e coinvolgente per gli alunni. Un buon esercizio quindi per i docenti è sforzarsi di parlare sempre calmo e scandito. Magari avere un metronomo di sottofondo vi può dare una mano per ricordare questo importante accorgimento , che da solo rendele lezioni piu’ fruibili .
Altre idee per rallentare e articolare meglio la nostra parlata:
- ASCOLTATE MUSICA LENTA. Provate a parlare o a leggere un brano, facendovi accompagnare da una musica lenta.
- GESTICOLATE LENTAMENTE. Il ritmo e la velocità del nostro eloquio sono molto influenzate dai nostri movimenti. Per parlare più lentamente basta gesticolare lentamente con le mani, vedete che tutto ne sarà influenzato.
- RESPIRA. La respirazione diaframmatica ci aiuta ad avere il controllo degli elementi espressivi della voce.Ogni tanto, dedicatevi al vostro respiro profondo, bastano 5 inspirazioni profonde per riprendere il ritmo sano e lento che vi serve per comunicare bene e calmarvi.
- SORRIDETE. Sorridendo allarghiamo la bocca di conseguenza rallentiamo in modo naturale.
(date una occhiata a questo video, nel quale viene anche suggerito l’uso di una matita in bocca come esercizio per imparare a parlare piano e soprattutto arendere i propri movime ti articolatori piu’ efficaci)
L’anno scorso con l’inizio della dad ho avuto il piacere di entrare in contatto con Open Minds attraverso dei video trovati casualmente sul web e ho preso spunto per costruire delle lezioni per i miei alunni della scuola primaria.
Verificando con i miei alunni che le attività proposte, i video e i materiali forniti erano stimolanti per i miei alunni, ho voluto condividere il sito con le colleghe del mio istituto. Trovo le idee di Open Minds creative, motivanti e ben strutturate.
Marina Militello
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Ritmo e DSA
Già leggendo quanto abbiamo scritto sopra, appare evidente che gestire il proprio ritmo (e di conseguenza quello di tutta la classe) rappresenta un importante presidio inclusivo, a favore di tutti quegli alunni con DSA o BES. Il ritmo fa parte di una serie di stratagemmi inclusivi necessari per insegnare inglese.
Ma si possono dire anche cose piiu’ specifiche: piu0 di una ricerca scientifica ha indagato il ruolo positivo della musica nella riabilitazione della lettura in soggetti con dislessia. particolarmente, volevamo segnalare questa ricerca, la quale asserisce che i training di tipo musicale (e particolarmente di ttipo ritmico) hanno un benefico influsso sulla capacità di lettura di soggetti dislessici.
Citiamo dallo studio:
“Più specicatamente, il coinvolgimento – anche per un periodo di tempo limitato – in attività di tipo musicale si associa a migliori capacità fonologiche e a progressi nell’acquisizione della lettura o delle specifiche abilità ad essa correlate”. Musica e linguaggio, evolutivamente, vengono elaborate nelle stesse aree celebrali, e rafforzare le competenze musicali va a migliorare indicatori traasversali che incidono anche sulle competenze linguistiche.“
Fonte
Leggiamo ancora :
“L’assunto alla base delle due ricerche è che la variazione delle altezze di un suono è individuabile sia nel linguaggio musicale, e in particolare nella melodia, sia nel linguaggio verbale, in cui le variazioni di tono di una frase consentono di discriminare le proprietà prosodiche della lingua, quali segmentazione, pause, accenti, intonazione (Eck-stein & Friederici, 2005). In accordo con tale ipotesi, dai due studi emerse che i musicisti mostrano una prestazione migliore rispetto ai non-musicisti nel caso in cui le variazioni di frequenza delle parole terminali risultavano essere di difdicile individuazione“.
Fonte
In altre parole: i training musicali e ritmici aiutano gli studenti a discriminare con maggiore efficacia gli elementi prosodici della lingua (ritmo, intonazione, accento).
Questo è di straordinaria importanza nell’insegnamento dell’inglese se pensiamo che inglese e italiano sono estremamente diversi dal punto di vista ritmico e prosodico, e che questa diversità sta alla base delle difficoltà di comprensione della lingua parlata!
Ne consegue, se noi usiamo il training ritmico per aiutare i bambini e ragazzi a “comprendere” lo schema ritmico dell’inglese , stiamo facendo moltissimo per aiutarli!
Training ritmico e accuratezza nella pronuncia : scandire con il metronomo e il ritmo aiuta moltissimo i bambini a discriminare i suoni fonetici e all’insegnante a verificare che vengano pronunciati correttamente. date una ochiata questi esempi di Teacher Melissa
Saluti: training ritmico
Colori e Cose: esercizio ritmico
Inn questo video teacher melissa propone una cup songs per insegnare con il ritmo: school objects
Qui usa la stessa tecnica per insegnare i comandi di classe (instructions)
fare tapping e insegnare il vocabolario con il ritmo ci permette di verificare se la pronuncia è corretta, ed aiuta gli studenti a :
Usare i Jazz Chants con gli studenti con DSA
Alla luce di tutto quel che abbiamo detto, i training ritmici come il jazz chant in classe sono veramente importantissimi per tutti, ma soprattutto aiutrano coloro che hanno difficoltà come la dislessia.
Perchè? I motivi sono molteplici:
- spesso chi ha dislessia ha una difficoltà nel percepire e discriminare i suoni fonetici, e particolarmente sono messi in difficoltà da suoni fonetici diversi dai quelli della lingua madre (abbiamo visto in questo articolo che l’inglese è una lingua ricca e ha molti suoni che non esistono in italiano!) e da suoni fonetici simili tra loro (pensate V e F, o Z e S, o TH e Z). Ritmare e distinguere con il tapping aiuta a focalizzare i diversi suoni
- spesso chi ha dislessia “perde il tempo”. E’ stata indagata la difficoltà nell’individuare e tenere il ritmo, comune tra i soggetti con DSA. Questi soggetti sono enormemente aiutati da espliciti training ritmici come i jazz chants o gli esercizi con cupsongs proposti da Teacher Melissa
- Lo sapevate che pronunciare bene aiuta a capire meglio? Eh, si! perchè noi “ci aspettiamo” una certa pronuncia per un dato suono, e lo percepiremo quando ci aspetteremo il suono giusto, rappresentato ed eseguiti correttamente! Quindi lavorare sulla pronuncia è fondamentale…e il lavoro ritmico come proposto da Teacher melissa è importantissimo per imparare ad ascoltare e riprodurre i singoli suoni fonetici.
Parliamo di tutti questi aspetti nei nostri corsi di formazione per insegnanti: contattateci per informazioni.
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