Perchè facciamo fatica a capire quando gli inglesi parlano?
Davvero si mangiano le parole e parlano veloci? Alcuni, sicuramente si.
Ma ciò che davvero fa la differenza non ò la velocità di eloquio, bensi una modalità particolare che i parlanti nativi inglesi e americani hanno di organizzare le proprie frasi, enfatizzando alcune sillabe (nella parola) e alcune parole (nella frase) a scapito di altre sillabe o parole, che vengono pronunciate meno chiaramente.
Ne risulta che la parlata degli inglesi è comprensibile pienamente solo a chi è in grado di seguire il ritmo della loro frase.
Ne parliamo spesso nei corsi di inglese per adulti e, giocando, lo pratichiamo con nelle lezioni di inglese bambini. Ecco una breve spiegazione.
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Connected speech e prosodia della lingua inglese
“Prosodia” è una parola derivata dal greco, ma anche un italiano può sentire dalla radice “ode” che ha a che fare con la musica e la poesia. la prosodia è quell’aspetto della lingua che si riferisce alla caratteristica misucale del linguaggio, ovvero la lunghezza delle sillabe e delle frasi, la loro accentuazione ed il loro ritmo.
Suona un po’ astratto spiegato cosi?
Proviamo a dirlo in maniera piu’ semplice: date una occhiata a questo divertentissimo video (vi giuro che è divertente, guardatelo!)
Catherine (comica fantastica) fa l'”interprete offensiva” riproducendo precisamente le caratteristiche prosodiche ( e nel caso degli italiani, anche gestuali!!) della lingua…la musica, l’intonazione, il ritmo della lingua che sta prendendo in giro.
perchè, anche se non vogliamo fare gli “interpreti offensivi”, è abbastanza ovvio che ogni lingua ha la sua musica e che per farci comprendere meglio dobbiamo entrare in questa musica, riproducendone le cadenze, la velocità ed il ritmo…tutti questi elementi musicali della lingua sono “prosodia”.
Ecco se dovessimo fare gli interpreti offensivi dell’inglese, la nostra imitazione dovrebbe tenere conto del connected speech piu’ di qualsiasi altra cosa: piu’ delle vocali lunghe o brevi, piu’ dei th sordi o sonori, piu’ delle /ou/ che fanno tanto British English.
Questo video è brillante: vi spiega tutto della prosodia in 168 secondi e se seguite i sottotitoli capirete tutto (meglio di decine di lezionii in università, almeno per me)
Connected speech: Parlare “legato” o “staccato”
Scrivo queste righe sentendomi un pochino a disagio, perchè non conosco la musica, ma quello che voglio spiegare è sempre molto chiaro a chiunque faccia musica. Una cosa è suonare le note singole, una altra cosa è cantarle in una canzone, che ha un determinato ritmo e “flow“.
Alllo steso modo, a chiunque è chiaro che esiste una differenza tra dire ogni sillaba a se’ ed inserirla in una parola. Ci sono degli aggiustamenti ad ogni singola sillaba, necessari per permettere alla melodia della frase di fluire.
Per esempio se dico
“TA”
e tarantella
probabilmente la prima silla “ta” di tarantella la pronuncerò diversa (piu’ veloce, meno definita) della sola sillaba TA.
In questo articolo proveremo proprio a capire cosa accade alle sillabe, nelle parole e nelle frasi!
PS. Il rapporto tra lingua e musica, e l’uso della musica per aiutare gli alunni a pronunciae bene la lingua inglese, è stato indagato da molti linguisti. Qui, per esempio, abbiamo parlato dei Jazz chants di Caroline Graham. Sicuramente, è un aspetto interessante. Se sei un misicista e ti va di collaborare ad un articolo su questo, scrivimi nei commenti!
Prosodia dell’italiano vs prosodia dell’inglese: ritmo basato sulla sillaba o sul tempo
La sillaba: cosa è?
Premessa di base: la sillaba è una emissione di fiato. Se dico che una parola ha una sillaba vuole dire che la posso pronunciare in una unica emissione di fiato. Se ha due sillabe, in due emissioni di fiato, e cosi via.
La sillaba è un concetto della lingua parlata! Non dovete avere in mente come una parola si scrive, bensi come si pronuncia.
Ad esempio, in inglese sono monosillabiche parole con una sola vocale (CAR) , ma anche con piu’ vocali (MOON, nella quale le due vocali rappresentano un unico suono /u/, ma anche parole come WAKE sono monosillabiche).
Vi sembra strano l’ultimo esempio?
Eppure provate a pronunciare WAKE: è un unica emissione di fiato! Quindi una unica sillaba!
per verificare quante sillabe ha una parola inglese usa questo strumento
Lingue sillabiche o ritmiche
L’Italiano o il giapponese sono lingue “syllable-timed”: ciò significa che (piu’ o meno) ogni sillaba viene pronunciata. Inoltre, sempre con un minimo di approssimazione, ogni sillaba ha la stessa durata (in linguistica si dice la la stessa “quantità”)
Pensateci: se dite “banana”, grossomodo ogni “a” ha la medesima durata e quando dite “banana” sentite tutte e tre le “a” (anche se la prima “a”, quella accantata, è piu’ rilevata.
Oppure pensate “tavolo”. Ta è piu’ rilevata (è accentata) , ma si sentono distintamente tutte e tre le sillabe Ta-vo-lo.
Non tutte le lingue hanno questa caratteristica. Ad esempio, in russo la sillaba accentata si sente con pienezza (la sua vocale ha un suono lungo), mentre le vocali non accentate prendono un suono meno definito mano a mano che si allontanano dall’accento.
Per esempio, la parola “molokò” (latte) in russo si le gge “m*l*ko”, ovvero le due “o ” non accentate vengono pronunciate come suono intermedio palatale, a metà tra una “a ” e una “o”, mentre solo la “o accentata si sente bene.
Un fenomeno simila eccade in inglese, e non coinvolge solo la parola, ma anche l’intera frase.
L’inglese è una lingua “stress-timed, nella quale le sillabe hanno una lunghezza diversa. Le lsillabe accentate sono belle lunghe e definite, quelle non accentate (dette deboli) hanno una pronuncia meno definita e possono anche essere non pronunciate affatto.
Facciamo qualche esempio:
- table: sentiamo bene la sillaba accentata “ta”, mentre la vocale contenuta nella sillaba debole non si sente
- love: questa parola è monosillaba! si sente bene la vocale accentata “o”, non si sente l’altra vocale (non leggete mai questa parola come se avesse due sillabe, ne ha una sola, ovvero si pronuncia in una sola emissione di fiato. L’unica vocale che si sente è quella accentata!
- wonderful: qui si sentono tutte e tre le vocali, ma la vocale accentuata è molto più chiara el rilevata
Connected speech e content words
Per capire un madrelingua che parla naturalmente, dobbiamo capire un concetto fondamentale. In inglese, i madrelingua tendono a sottolineare con l’accento tonico e con una maggiore lunghezza (quantità) delle sillabe delle parole “di contenuto*.
Le parole di contenuto possono essere sostantivi, numerali, aggettivi, verbi: sono parole che portano una informazione specifica.
Di contro, esistono le parole “di servizio”, o parole grammaticali, ovvero preposizioni o altre parole che non portano significato proprio ma che sono necessarie perché la frase abbia il suo significato. Sono le parole necessarie per formare i complementi e attribuire il vero significato alle varie parti della frase (dire I work with Lisa è diverso dal dire I work for Lisa).
Le parole di servizio sono davvero molto importanti per capire realmente ciò che le persone dicono. Tuttavia, quando i madrelingua parlano, lo stress va sulle parole di contenuto.
Proviamo a metterci alla prova nel distinguere le content words dalle parole di servizio.
Accento tonico nella frase in inglese e italiano
ma ciò che rende davvero difficile il connected speech non è tanto il fatto che ci sono vocali piu’ o meno forti nella parola: questo fenomeno ovviamente causa delle difficoltà nello spelling e nella pronuncia, ma non è davvero il punto per cui è difficile capire l’inglese.
Qui trovi delle strategie per pronunciare meglio:
- consigli per italiani: pronunciare bene la lingua inglese
- trucchi per migliorare la pronuncia inglese
Qui dei giochi per migliorare lo spelling:
Il punto – dicevamo- è che nella frase inglese ci sono delle parole “deboli” che, come le sillabe brevi nella parola, vengono pronunciate in modo poco definito e alle volte saltate proprio.
Veediamo quali sono i fenomeni del “connected speech” e poi sentiamo degli esempi concreti
- non tutte le parole della frase sono realmente importanti: solo le “content words” ( verbi, nomi propri, avverbi e aggettivi) sono importanti per cogliere il senso della frase e quindi su queste va l’accento. Pronomi, preposizioni, verbi ausiliari sono raramente in evidenza. Le parole importanti a livello contenutistico sono evidenziate con sillabe lunghe e ben marcate, mentre le parole non contenutistiche spesso sono “mangiate” Succede frequentemente con le parole “and”, “of” (per esempio “fish’n chips” al posto di fish and chips)
- Linking sound: gli inglesi hanno la tendenza a “mettere ” assieme i suoni vocalici se si trovano alla fine e all’inizio di due parole consecutive. Ad esempio “go away” si pronuncia come una unica parola “goaway“
- Connettere le parole non si riferisce solo alle parole che finiscono e cominciano in vocale. Se non sono sotto accento, le parole non vengono pronunciate come staccate e definite ma come una unica parola (senza pausa): ad esempio “the exact opposite”, se non si trova sotto accento, diventa una specie di unica parola “exactopposite”
Fenomeni di assimilazione
Quando i suoni vengono “messi assieme”, il nostro appparato motorio cerca di risparmiare un po0 di lavoro di articolazione.
per esempio, hai mai notato che le persone in italiano alle volte anzichè dire “film” dicono “fim”? Stanno “assimilando ” la /l/ e la /m/, perchè si articolano in modo simile…e il risultato è che si sente solo la /m/! magari quella /m/ è un poì 2liquida” , un poì diversa da come si solito quella persona pronunciava la /m/ perchè assorbe la vibrazione della /l/. Questa /m/ modificata che assirbe la /l/ si dice “assimilata”
La stessa cosa capita in tutte le lingue del mondo e ovviamente anche in inglese!
EX: ‘Ten bikes’diventa ‘tembikes’ (il suono della ‘n’ cambia e si trasforma nella bilabiale ‘m’ per rendere più semplice la transizione all’altra bilabiale ‘b’).
Fenomeni di Elisione
Elisione vuole dire “eliminazione”. La parola si accorcia perché nel pronunciare la frase eliminiamo una sillaba o una parte della parola stessa
Ex: Because diventa ’cause
Ex: ‘Sandwich’ diventa ‘sanwich’
Questo fenomeno dà luogo in UK a divertentissimi cartelli straadali, che fanno smarrire o disperare gli stranieri.
Bournemouth (località ridente sull’oceano) diventa questo B’mouth (guardate l’angolo a destra: B’mouth Twn Centre sta per Bournemouth Town Centre). Questo è uno degli esempi piu’ estremi di assimilazione, ma succede tutti i giorni.
Alle volte i fenomeni di elisione accadono tra due parole che vengono pronunciate cosecutivamente. Ad esempio, ICED TEA si pronuncia Icetea. Che fine ha fatto la “d” di ICED? Viene elisa perchè si trova davanti alla T di tea. Quindi abbiamo questi passaggi intermedi
ICED TEA–> assimilazione ICET TEA (la D si assimila a “T” per vicinanza ad una “t”—> ICETEA la T di troppo viene “elisa”
Forme contratte
Molte function words vengono utilizzate in forma contratta, scritta con l’apostrofo. Noi qui parliamo di fenomeni del parlato, ma sono anche registrati nello scritto (abbiamo parlato qui dei verbi inglesi contratti).
Le forme contratte nel connected speech “vengono mangiate”
Function word | Forma contratta | Esempio |
Had /would | ‘d | I’d already seen it/ It ‘d be great! |
Is /has | ‘s | It’s mine /She’s left |
Will | ‘ll | I’ll buy it |
Have | ‘ve | I’ve been around |
Are | ‘re | They’re coming |
Not | n’t | I haven’t got any money |
Altri esempi:Give me diventa gimme
Kind of diventa kinda – “this isn’t the kinda music I like”
Want to diventa wanna. “You wanna waste my time?
Going to diventa Gonna: ” Life was like a box of chocolates. You never know what you’re gonna get”.
Got to diventa Gotta . “You gotta believe me. This is the the last thing I wanted to happen”.
Ecco un video un po’ tecnico ma interessante per fare pratica con il connected speech
Connected speech e livello di inglese
La risposta è : sempre. Ovviamente, per capire l’inglese, biosgna ascoltarne tanto e quindi abituarsi a questo “ritmo” che la lingua inglese ha.
Ma per rispondere precisamente alla domanda direi che se devi fare un esame, il commissario ci aspettterà che tu sia in grado di RIPRODURRE il connected speech almeno ai livelli B2 ,C1 e C2.
Insegnare il connected speech in modo multisensoriale
Gli studenti beneficiano enormemente di una educazione ed istruzione che faccia riferimento a stimoli multisensoriali, ovvero espressi in modo tale da essere colti in modo contiguo o continuativo da vista e uditi, oppure vista e movimento, o udito e movimento…o anche una combinazione dei vari canali sensoriali.
Mettere in relazione informazioni provenienti da piu sensi permette alla informazione di essere “registrata” e memorizzata piu facilmente, ed inoltre usare piu sensi va a comopensare eventuiali funzionamenti non perfetti di uno dei canali sensoriali. Oggi parliamo di ritmo e prosodia, quindi del canale dell’udito.
Educare all’ascolto significa anche educare la processazione degli stimoli uditivi
Ci sono svariati bambini che hanno deficit a livello di processazione degli stimoli uditivi. Non vuole dire che ci non ci sentano, se fanno un test dell’udito questi bambini appaiono in tutto e per tutto in salute! Non si tratta dell’acuità del senso “Udito”, infatti, o della mancanza di pronti riflessi, bensi della discriminazione uditiva.
La discriminazione uditiva, come anche la discriminazione visiva, è una abilità che apprendiamo durante la crescita. E’, per cosi dire, l’educazione del nostro senso dell’udito, che gradualmente deve:
- Distinguere il suono fonetico dal rumore di fondo
- Distinguere suoni fonetici simili tra di loro (ma non valeore distintivo, ovvero la loro differenza marca due parole diverse, come per esempio MaRe- MaLe)
- Assemblare i suoni fonetici in parole, distinguendo le parole tra di loro
Queste abilità non sono innate. Di innato c’è solo la grande attenzione che i bambini mettono nell’ascoltare la mamma (quando sono neonati), perchè siamo programmati per imparare a parlare imitando il caregiver.
Ma l’evoluzione di questa abilità potenziale nella abilità reale di discriminare i suoni è davvero frutto della pratica, il cervello si esercita nell’ascolto e nella prova di pronuncia sino a quando non ha acquisito davvero la capacità di cogliere, riconoscere, riprodurre i suoni, assemblarli in parole e in frasi, etc…
Per educare i bambini a sentire i suoni dell’inglese è necessario :
- esporli a molte ore di ascolto
- aiutarli a strutturare ciò che sentono, come facciamo con i bambini piccoli. Si possono ripetere le parole, ritmare le parole, cantare, usare gli audiolibri….il punto è sensibilizzarli a ciò che sentono, in modo che lo distinguano e lo riconoscano in “parole”. una volta che impareranno a discriminare e riconoscere, anche la comprensione e la produzione saranno possibili.
5 strategie per migliorare la pronuncia
- Leggere ad alta voce delle frasi e poi ripeterle anche battendo le mani è un ottimo esercizio. Può essere usato sia per segmentare (dividendo le parole tra loro) sia per segnale il blending di parole tra loro (accade spesso che le parole monosillabiche non accentate in inglese vengano “accorpate” dal punto di vista dell’emissione di fiato alla parola che reca l’accento tonico) Educate i bambini ad ascoltare e riprodurre il ritmo della frase. Aggiungere il battito di mani o altri stimoli cinestesici aiuta molto.
- Provate a confrontare frasi affermative, negative e interrogative battendo le mani e cercando di riprodurre il ritmo e l’intonazione. Provate ad individuare il ritmo della domanda e della risposta. Potete anche giocare, ecco una idea: scrivete delle frasi affermative o interrogative su dei bigliettini, come “She is blond” vs “is she blond?” , Dopo averli fatti eserciatre sui ritmi dlla frase interrogativa vs negativa, mischiate i bigliettini. Uno alla volta i bambini devono pescare il bigliettino e “lgeggerlo” senza parole, sostituendo ta-ta-ta alle sillabe ma riproducendo il ritmo e l’intonazione interrogativa o negativa. I bambini che ascoltano la fraase solo con tatatata devono dall’intonazione capire se è una domanda oppure una affermazione.
- Ascoltate audio libri, sia a scuola che come compito a casa.
- Provate a rifare un audio-libro di classe! I bambini leggeranno una frase a testa, seguendo l’esempio il piu fedelmente possibile nella riproduzione non solo della pronuncia, ma anche del ritmo e della intonazione.
- Oltre ad ascoltare le storie, se i bambini sono pronti , è bene esercitarsi alla lettura. Ci sono prodotti ottimi, come questo kit che permette una lettura karaoke. Con la lettura karaoke , oltre a migliorare la pronuncia ed esercitare la corrispondenza fonema-grafema, si migliora anche il ritmo.
Come aiutare i bambini a pronunciare l’inglese
Leggere in inglese è difficile e quindi è necessario che i libri e le attività pensate per promuovere la lettura siano il più’ strategiche possibili.
Inizia con i monosillabi e le parole trasparenti: è vero che la fonetica inglese è complessa ed opaca, ma non tutte le parole lo sono! Alcune parole sono trasparenti, e moltissime parole sono monosillabe!! Per questo è buona regola iniziare a costruire un vocabolario di parole semplici da pronunciare.
Perché non esercitarsi costruendo in classe delle flashcards fonetiche? E’ una cosa che si può fare semplicemente con kahoot, e divertirà moltissimo i bambini! E’ una buona idea giocare con questi qui e flahcards parlanti, dopo averle create Bisogna qui focalizzare una importante differenza tra l’italiano e l’inglese. In italiano le combinazioni di suoni sono stabili quindi se io insegno ad un bambino a leggere “L” e “A” lui poi metterà insieme questi due suoni in LA. In inglese alcuni phonics sono complessi, come ad esempio PH, SH etc. Potete imparare questi suoni complessi e poi fare dei cartelloni con degli esempi. Ricordatevi di ripassare spesso ciò che è scritto sui cartelloni.
Se dovete leggere parole non monosillabiche, è importante trovare un modo per scomporle, perché questo può dare un vero aiuto in lettura. Spesso le parole lunghe lo sono perché hanno prefissi (Un/Dys/Pre…) o suffissi (or/er, ful, less, sion/tion, ment, able…) . Se insegniamo ai bambini come leggere i prefissi e suffissi, per loro sarà molto piu facile leggere le parole intere!!! E avranno subito una chiave per il significato, andando automaticamente a cercare il radicale. Anche qui consigliamo di fare cartelloni, flashcards e quiz con kahoot, ma anche cercare canzoncine.
Aiutateli a scomporre le parole composte, sarà utile sia per la comprensione che per la lettura!
Sono tantissime PANCAKE (pan+ cake, TORTA DA PADELLA), RAINBOW (rain+bow, ARCO DELLA PIOGGIA), SUNFLOWER (sun+flower, FIORE DEL SOLE), etc Scomponendo in parole brevi sarà più’ facile capire e leggere. Si può fare una sorta di gioco del domino per unire queste parole, è una idea carina, non trovate? Provate a leggere aiutandovi con un metronomo. Diversi studi dimostrano che tenendo il ritmo si legge più’ facilmente.
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