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Educazione all’ascolto
Ho pensato a questo articolo dopo avere letto, con grande piacere, questa esperienza sull’educazione all’ascolto e al silenzio.
In effetti, la premessa per insegnare la lingua inglese è insegnare ad ascoltare, discernere, analizzare…i suoni.
Non possiamo dare per scontato che i bambini piccoli “sappiano” ascoltare, in effetti ascoltare è una abilità che si impara gradualmente, si affina, si esercita.
Naturalmente “si sente”.
Ma quali, tra i moltissimi suoni che percepiamo, sono importanti e la nostra attenzione dovrà selezionare per arrivare a capire una lingua straniera? Questo è davvero un percorso lungo e complesso, che va fatto un passo per volta: ed il primo passo è “mettersi in ascolto”, nel senso di focalizzare che esiste una disposizione di attenzione verso i suoni e che i suoni sono una esperienza linguistica sfaccettata e significativa, anche molto prima di essere parole.
Ascoltare i suoni della lingua
I bambini piccolissimi sono naturalmente programmati per ascoltare i suoni umani, i fonemi di tutte le lingue. Gradualmente, “si specializzano” sui fonemi della propria lingua, che arrivano a percepire meglio di tutti gli altri suoni.
Ma se vogliamo che bambini di 3,4, 5 anni ricomincino ad ascoltare fonemi non significativi nella propria lingua, dobbiamo fare un passo indietro: dobbiamo portarli ad ascoltare ancora, con la massima attenzione possibile.
Il gioco della tribù’ silenziosa
Un bimbo è il capotribù, e ha di fronte a se un cestino. Tutti gli altri bimbi sono indiani.
Solo gli indiani silenziosi possono unirsi al capotribù.
Il capotribù è bendato. Uno per volta, gli indiani dovranno avvicinarsi a lui e depositare una pallina di carta nel cestino di fronte a lui, ma senza fare rumore. Solo chi riesce a non farsi sentire dal capotribù può entrare nella tribù, se il capo ti sente sei fuori.
Tutti ascolteranno, tutti cercheranno di essere silenziosi.Apriamo le orecchie
Indovina il suono
Bene ascoltare il silenzio e distinguere silenzio da suono, ma risulta necessario anche discriminare i suoni tra loro. Proviamo a chiedere ai bambini di riconoscere i suoni.
Sotto un video di esempio, ma ce ne sono tantissimi online :
Riconoscere suoni versi
Questa attività è diffusissima negli asili inglesi. La lingua inglese è opaca quindi loro fanno moltissimo ascolto, proprio per esercitare l’orecchio dei bambini.
L’ascolto dei suoni non fonetici è chiamata “fase zero”. Si tratta di costruire una disposizione, oltre che un’abilità.
I nostri bimbi vivono in una dimensione molto sbilanciata verso la comunicazione visuale….l’ascolto è una attività ed una abilità che è utile proporre a scuola.
Giochi per allenare il senso del ritmo
Il senso del ritmo è fondamentale. Non è innato, è anche questa una esperienza che “si fa” e da cui si impara. Ecco alcuni esercizi possibili, non tutti facili e immediati.
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- Il paracadute a vento: è bellissimo per i bambini scuoterlo sentendo il ritmo, veloce quando è veloce e lento quanto è lento. Qui trovate tante idee di gioco musicale con il paracadute. Si possono tradurre in inglese o usare la musica inglese!!!
- Misura il tempo. Questo è difficile….sentite una musica, con un ritmo ben scandito. I bambini devono attraversare la stanza, camminando a tempo. E’ meno facile di quello che pensate. Per aiutare i bambini forse potete iniziare con il metronomo e vedere in quanti Passi si attraversa la stanza. Ci sono su you tube vari metronomi, che scandiscono vari tempi. Cominciate con questi! I bimbi camminano a tempo!
3. Metronomo-karaoke. Riuscite a tenere un tempo, senza accelerare o rallentare? Fate fare il ritmo ai bambini con lei legnetti, anche mentre guardano il video del metronomo se vogliono!Ad un certo punto , levate l’audio…..e loro proseguono. Quando riprendete l’audio, bimbi e metronomo sono sincronizzati? Vedremo!
Parole e ritmo
Ascolta questo video di Melissa: lei insegna sempre ai bambini le parole anche usando il ritmo. Una educazione ritmica è fondamentale per pronunciare bene , memorizzare e successivamente a leggere.
Con un esempio, è tutto piu’ chiaro. Confronta questi video: uno “classico” e uno “ritmato”. Quale dei due sortisce migliori risultati?
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