Negli ultimi articoli ci siamo concentrati molto sull’imprenditoria, particolarmente ci siamo dedicati alle scuole di lingua in franchising e all’apertura delle scuole di inglese per bambini.
Ma il concetto di educazione bilingue è molto cambiato negli ultimi anni, con la diffusione delle scuole di infanzia, primaria e secondaria in lingua inglese.
Sempre piu’ conosciuti e popolari sono i programmi scolastici internazionali come quello delle scuole Cambridge, le scuole IBO (International Baccalaureat Organization) , e forse sulla scia di questo successo sono numerose le scuole private e paritarie che hanno deciso di introdurre l’inglese rafforzato o un vero e proprio bilinguismo nel proprio curriculo.
Svariati istituti molto blasonati di Milano hanno da anni docenti madrelingua e prevedono l’insegnamento di alcune materie in inglese (la Scuola Europa, il collegio San Carlo, il Leone XXIII…), ma ci sono anche scuole private non famose che per restare al passo con i tempi hanno deciso di raccogliere la sfida del CLIL e bilinguismo e offrire piu’ inglese ai propri studenti.
In questo articolo, mi rivolgo con alcuni consigli a chi gestisce una scuola di infanzia o primaria privata e desidera introdurre, in varie maniere e misure, piu’ inglese nel proprio programma.
Avendo curato il progetto didattico bilingue di alcune scuole paritarie e decine di progetti madrelingua, sono suggerimenti (alle volte controcorrente) basati sull’esperienza e sul buon senso che credo di avere.
Spero siano utili a qualcuno:
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Cosa è il bilinguismo e quali sono i suoi vantaggi in ambito scolastico.
Essere bilingui vuole dire parlare due lingue. Non significa che le due lingue siano entrambe parlate perfettamente. Una delle lingue sarà prevalente, l’altra minoritaria. Tuttavia, non esiste una traduzione esplicita e consapevole tra una lingua all’altra, ovvero il soggetto ha un “doppio sistema” linguistico, nel quale le due lingue – pur diversamente sviluppate – lavorano assieme.
Gli studi indicano che le persone che hanno questo “doppio sistema” sono molto flessibili sia da un punto di vista cognitivo che culturale.
Ovviamente, questo è un vantaggio in ambito scolastico, perché va a potenziare le capacità degli studenti. I bambini possono inoltre attingere a patrimoni culturali diversi (inglese ed italiano, nel nostro caso): storie, musica, arte, sensibilità e bellezza.
Abbiamo trattato i vantaggi del bilinguismo in questo articolo.
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Possibili svantaggi della scuola bilingue e attenzioni che è necessario avere
Sarebbe superficiale dire che il bilinguismo è facile per tutti. Non è vero. Bisogna essere attenti ed inclusivi, perché i tempi di maturazione di un sistema linguistico bilingue possono essere estremamente diversificati.
Si sente spesso dire che è normale che i bilingui comincino a parlare dopo degli altri e che ognuno ha i suoi tempi, ed è sicuramente vero. Tuttavia, se non siamo in famiglia ma in un ambito scolastico (specie la scuola primaria) dobbiamo essere MOLTO attenti al fatto che i fisiologici squilibri tra i bambini e ritardi di alcuni bambini nel manipolare le due lingue non impattino nell’apprendimento e nella socielità.
Per uscire di metafora, se gestisco una scuola bilingue e prevedo nel mio curriculo degli insegnamenti CLIL , io devo essere sicura che il livello linguistico di tutti i bambini permetta di apprendere efficacemente.
Non faccio un buon lavoro scolastico se il programma CLIL è fruibile solo dai bambini che già gestiscono la seconda lingua, ma non permette un buon apprendimento a tutti gli altri (che accumulano lacune). Se accade, è necessario constatarlo e prevedere dei recuperi oppure un sistema di comunicazione con logiche e strategie TPR , che possano garantire a tutti di partecipare.
I genitori devono essere avvertiti del fatto che queste cose succedono, e che non è affatto una tragedia, ma l’attenzione deve essere tempestiva e costante per evitare che banali problematiche legate ai tempi del bilinguismo diventino premesse di problemi nell’apprendimento o psicologici/sociali.
Creare un ambiente bilingue
Un ambiente bilingue è un ambiente binario. Come in molte famiglie bilingui c’è un genitore che parla una lingua e un genitore che parla un’altra lingua, anche nella scuola bilingue una rigida divisione dei ruoli e la possibilità di accedere a stimoli in ambo le lingue è davvero importante per evitare le confusioni.
Qualche consiglio:
- non mischiare ruoli e lingue: qualcuno parlerà sempre inglese, e qualcuno sempre italiano
- non esporre mai i bambini al code mixing (“dammi the ball”), e correggere i bambini con dolcezza quando spontaneamente mischiano (lo faranno moltissimo)
- nella cartellonistica, avere ben distinti i cartelloni in inglese ed in italiano, usando i colori diversi o anche una parete diversa.
- se state insegnando a leggere e scrivere, una buona idea molto poplare in tante scuole bilingui è quella di etichettare gli arredi scolastici nelle due lingue (usate colori diversi)
Qui approfondiamo i tipi di bilinguismo che esistono e cerchiamo di spiegare gli approcci
Bilinguismo e famiglie
Il bilinguismo è una forma dell’educazione e non c’è educazione “buona” che prescinda dalla collaborazione e dal coinvolgimento delle famiglie. Non vogliamo creare un sistema binario: questa è la lingua della scuola, questa è la lingua della famiglia.
Accadrà naturalmente qualche cosa di simile, ma una cosa è il naturale equilibrio una cosa sono i compartimenti stagni. Specie nella situazione in cui l’inglese è parlato solo a scuola, i bambini hanno bisogno di un numero alto di ore di esposizione alla lingua anche nei contesti informali, perché la lingua si acquisisce solo cosi: ascoltando, ascoltando, ascoltando.
Se riuscite a coinvolgere le famiglie e convincerle a mettere periodicamente i cartoni in inglese, sentire le canzoncine inglesi in macchina o comprare audiolibri in inglese…state facendo un grande favore ai bambini e aiutando il vostro lavoro!
Ecco alcune idee per avere il massimo della collaborazione, partecipazione e consapevolezza da parte delle famiglie, per potervi garantire che si impegneranno per aumentare le ore di esposizione alla seconda lingua anche con iniziative domestiche :
- fate riunioni e seminari formativi per spiegare come funziona il bilinguismo
- offrite un repository di risorse, una cineteca scolastica, un cineforum, un bookcrossing, una giornata dedicata allo storytelling animato che preveda anche la partecipazione dei genitori e altre iniziative volte a fare famigliarizzare non solo i bambini ma anche le famiglie con la letteratura e la musica per l’infanzia in inglese
- create una newsletter per segnalare risorse anche da comprare (per esempio in occasione del Natale)
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CLIL e bilinguismo in classe
Il modulo piu’ comune per le scuole bilingui prevede che si facciano alcune materie direttamente in inglese e alcune in italiano, oltre ad avere piu’ ore dedicate all’inglese. Quali materie fare in italiano e quali in inglese dipende da moltissime cose, giusto qualche osservazione:
- non cominciate mai a fare le materie in inglese se non c’è un livello abbastanza alto per comprendere almeno i fondamentali. Dedicate sempre le prime lezioni alla conoscenza reciproca, al classroom english, a giochi di conoscenza…e cercare di capire il livello di comprensione dei bambini. Anche se dovete insegnare le materie, le prime lezioni devono essere leizoni di vocabolario per portare tutti i bambini a capire almeno di cosa state parlando ed essere in grado di partecipare. Insistete molto sui prerequisiti e sul vocabolario BICS e CALP, prima di entrare nel vivo delle spiegazioni.
- Il senso del CLIL è uscire dalal lezione teorica e frontale: esperiemnti, osservazioni sul campo, lavori di gruppo sono il pane stesso del CLIL. Il punto non è imparare a memoria e dimostarre di “Potere fare” molte cose , ma costruire le basi di un apprendimento autonomo
- Non si fa traduzione. Il CLIL usa il bilinguismo nel senso puro del termine, non è una leizone di geografia tradotta ma concetti di geografia appresi direttamente in inglese. Se i bambini sono principianti ci vogliono molta pianificazione e pazienza.
Corsi extracurriculari di inglese
Se gestite una scuola di inglese, curriculare e extracurriculare devono essere organizzati in modo da essere complementari.
Il consiglio è di puntare su una offerta extra curriculare che vi aiuti ad aumentare l’esposizione alla lingua inglese per potenziare la comprensione, quindi ben vengano corsi di teatro in inglese, corsi di ginnastica in inglese, corsi di musica in inglese…..
Bilinguismo a scuola e certificazioni linguistiche
Una buona idea per “dare lustro” al vostro percorso bilingue e per dare prova di serietà è fare in modo che il percorso sia strutturato e le competenze verificate tramite delle certificazioni internazionali come le certificazioni Cambridge per la scuola primaria.
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Marketing del bilinguismo
Inutile negarlo, la scuola bilingue funziona perchè c’è nella società una ricerca di bilinguismo.
Molte persone vedono nel bilinguismo una soluzione ai problemi occupazionali, oppure un viatico per una vita sociale internazionale. Tutta l’attenzione al bilinguismo è proiettata verso una mentalità adulta (mondo accademico e del lavoro), purtroppo minore è la sensibilità al bilinguismo e biculturalismo come fonte di storie, confronto di culture e immaginari, occasione per scoprire anche la propria cultura da un altro punto di vista (ne ho parlato in questo articolo sulla giornata della Lingua Madre).
Quindi, ci si trova spesso davanti a pubblicità delle scuole bilingui assolutamente tagliate su un immaginario globalista, aziendalista, accademico.
Al netto delle belle immagini, la scelta dei colori “seri” (blu, eventualmente verde o rosso), comunica la sicurezza del futuro, che è poi il bisogno delle famiglie, cui molte scuole cercando di rispondere.
Ma si tratta del bisogno dei genitori, non dei bambini.
Questo è solo il mio punto di vista, naturalmente il marketing intercetta il bisogno che percepisce nella società e la pubblicità cerca risposte “facili” a questo bisogno.
Eco tuttavia qualche consiglio anticonvenzionale per il marketing della vostra scuola bilingue:
- la letteratura inglese è piena di personaggi pazzeschi per i bambini. Non puntate solo sul “futuro” inglese, ma anche sul “presente” inglese che vivranno gli alunni. Imparando l’inglese, andranno a scuola con Peter Pan, Mary Poppins, Harry Potter. Vivranno la lingua che ha nutrito la fantasia dei romanzieri per l’infanzia più prolifici di Europa!
- vivere il bilinguismo non vuole vivere un ambiente asettico nel quale si parla inglese, ma possibilmente capire (anche) il contesto da cui scaturisce la cultura che andranno a conoscere tramite la lingua. Non manchino i riferimenti alla parte più vivida della cultura: il cibo, i colori (per l’Inghilterra, direi che sono più evocativi i verdi boschi rispetto ai colori della bandiera), le abitudini e gli orari….vivete non solo la lingua ma anche la cultura che da essa origina ed è originata.
- Inglese non è solo la lingua del Regno Unito, ma anche dell’America, Australia, Sudafrica …e anche un elemento importante della cultura delle Filippine, India, Malta. Non chiudetevi dentro cornici estetiche e asettiche, se volete offrire un passaporto per il mondo presentatelo come tale. Ed il Mondo è bello perché è vario (se avete dei clienti che richiedono solo British English, spiegate che l’impero britannico è finito).
Abbiamo aperto un nuovo corso di formazione “Aprire una scuola di inglese”, destinato a chi vuole operare in modo professionale in questo settore. Il corso copre tutti gli argomenti fondamentali (requisiti della sede e leggi sulle barriere architettoniche, salubrità e sicurezza, forme societarie, formazione generale del titolare, reperimento del personale madrelingua e contratti di lavoro, comunicazione e marketing digitale, iscrizioni e vendite). Per informazioni contattateci: [email protected]
Spero che questo articolo sia utile, se state pensando ad aprire una scuola di infanzia o primaria bilingue. Scriveremo altri articoli in proposito, intanto vi segnalo alcuni articoli che potrebbero essere utili:
- affiliazione Open Minds
- promuovere un corso di inglese per bambini
- certificazioni per insegnare inglese a scuola
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