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TPR (Total Physical Response): metodo per insegnare l’inglese
La TPR (acronimo che sta per”Total Physical Response”) è quella teoria che descrive l’utilità del movimento e del coinvolgimento di tutto il corpo durante le lezioni di inglese nel processo di apprendimento ed in generale nella comunicazione.
James Asher, psicologo americano, ha dato questo nome ad un metodo di insegnamento delle lingue basato sul coordinamento del linguaggio e del movimento fisico.
TPR: cos’è?
- è una metodologia (ovvero un insieme di metodi) che prevedono di usare stimoli e risposte fisiche nella lezione di inglese, integrando parola e gesto nella comunicazione.
- offre strumenti comunicativi utili ai docenti che insegnano le lingue con i metodi diretti, ovvero agli insegnanti che non usano i metodi traduttivi. Al posto di usare la lingua ponte, il docente che “crede” nella TPR si fa capire usando la mimica, il mimo, i realia.
TPR: come si usa in classe?
La TPR può essere usata in vari modi, a seconda dell’età e del livello degli alunni.
Molti pensano che sia una metodologia adatta solo ai piccoli, ma in realtà si tratta di strategie che soprattutto gli adulti usano istintivamente: integrare gesto e parola è un modo naturale di comunicare. fare TPR significa diventare consapevoli di questo e usare razionalmente questa tendenza innata per mettere a proprio agio gli studenti con difficoltà comunicativa, per evitare la lingua ponte, per aiutare a memorizzare.
L’efficacia della TPR infatti è ottima sulle tante esigenze di un docente, e se viene applicata con una consapevolezza strategia questa metodologia è utile alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria, alla scuola secondaria e anche con studenti adulti.
Metodo TPR: come si usa nella lezione a distanza ?
La lezione a distanza appare molto molto “bidimensionale”, tuttavia è uno di quei contesti dove la Total Physical Distance può fare tantissimo.
In che modo?
La maniera piu’ semplice ed efficace di usare la Total Physical Response in DAD è chiedere ai ragazzi di “fare cose”, anzichè “dire parole”.
Volete qualche esempio concreto?
- se state illustrando il vocabolario, abbinate un gesto convenzionale ad ogni parola. Il gesto lo potete anche scegliere assieme ai bambini, questo li coinvolgerà e li aiuterà a ricordare le parole. Nelle lezioni successive, potete aiutare i bambini a ricordare la parola usando il segno convenzionale abbinato (segnatevelo), in modo che nel caso ci sia un po’ di amnesia possa essere anche un indizio! Potete abituare a ripetere le parole facendo il gesto convenzionale abbinato e creare su questo una specie di babydance, come una sigla della lezione
- Potete chiedere di fare qualche cosa, come ad esempio cercare oggetti in casa da mostrare o mimare delle azioni. A questo proposito vi mostriamo questo tutorial di Stephanie che ci dà tantissime idee su come usare la TOtal Phtsical Response in DAD
- se state facendo la grammatica, è un pochino piu’ difficile, ma in fondo anche alcuni elementi della grammatica si prestano ad essere drammatizzati. Un esempio? Per fare ricordare ai bambini la S alla terza persona potete per esempio fare il segno dell’alfabeto muto che rappresenta la S (o usare un altro simbolo per la S): cosi, anzichè correggere il bambino che dice SHE RUN, potete mostrare il simbolo della S …e lui si correggerà da solo!
- si può fare grammatica con la Total Physica Response in tanti modi. Uno che funziona benissimo con una lingua “posizionale” (qui ti spiego perchè) come l’inglese è per esempio è fare muovere dei cartellini colorati, facendo muovere la loro posizione per insegnare le frasi affermative o interrogative. Questo si può fare anche a distanza! Potete chiedere agli alunni di avere una lavagnetta magnetica, per mostrare mentre cambiano le posizioni delle parole. Ovviamente si può usare il velcro, il lego, la lavagna magnetica, ma anche una banalissima cartalletta di cartone con lo scotch!
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Metodo TPR: come nasce?
Asher ha elaborato questa metodologia osservando la comunicazione dei bambini piccoli con i caregivers, e notando che la comunicazione naturalmente procede da un coinvolgimento totale del corpo (tappa precoce) gradualmente verso l’utilizzo della parola.
La TPR applica questa osservazione, ed integra nella glottodidattica l’uso del movimento come strategia facilitante della comprensione, della memorizzazione e della comunicazione.
Ecco alcune indicazioni al suo utilizzo nella lezione di inglese:
• La TPR riprende il processo mimetico che viene spontaneamente usato nei lunghi mesi in cui I bambino piccolo assorbe la lingua materna senza essere in grado di parlare.
Nella classe, il ruolo del genitore viene in qualche modo ripreso dall’insegnante e quello del bambino piccolo dagli allievi. Il clima che caratterizza l’esecuzione di questo metodo dovrebbe ricreare in classe anche la rilassatezza e la coloritura affettiva tipica dei giochi infantili: l’insegnante deve cioè dare a questi esercizi il tono lieve dello scherzo, senza fare sentire i bambini giudicati o ridicoli. Può capitare con allievi non piccolissimi infatti che, se mal condotto, questo metodo risulti inibitorio.
• Grazie alla sua capacità di coinvolgimento, questi esercizi possono essere particolarmente utili a bambini che dimostrano disturbi specifici di apprendimento, quali inglese e dislessia o ritardo di linguaggio o difficoltà con concentrazione/ memoria a breve termine, ecc. Bisogna sempre incoraggiare l’approccio fisico e giocoso quando si è in presenza di bambini in difficoltà.
• La TPR è una metodica particolarmente adatta per i bambini che hanno stile di apprendimento legato al canale cinestetico. Questi bambini sono spesso svantaggiati da un approccio tradizionale, che combina il canale uditivo con quello visivo. Un buon insegnante deve insegnare inglese ricordando di presentare lo stesso materiale utilizzando tutti e tre i canali di apprendimento: visivo, uditivo e cinestetico (canzoni, flash cards, movimento).
• La TPR viene usata tipicamente con i principianti o nei corsi di inglese nella scuola materna, ma in realtà per le caratteristiche enumerate è un buon esercizio da fare anche con i partecipanti intermedi ed eventualmente avanzati (teatro in inglese, role-plays) in tutti i corsi di inglese per bambini
Usare la TPR nella lezione di inglese: esempi
Vediamo qualche esempio concreto dell’uso di questa tecnica glottodidattica
- Action songs: avete presente le canzoni mimate, nelle quali ogni parola viene rappresentata da un gesto? Si tratta di una tipica strategia per: aiutare a capire la nuova parola in inglese senza tradurre, aiutare a memorizzare grazie al gesto.
- Mimare le parole: quando insegniamo nei nostri corsi di inglese noi ci preoccupiamo sempre di aiutare i bambini con le nuove parole introducendo dei gesti rappresentativi. I gesti possono anche essere scelti con i bambini. Non serve rappresentare ogni parola, solo le k-words che sono il vostro obiettivo per quella lezione. Il gesto deve essere divertente, ripetuto e condiviso. Se il bambino non conosce la parola o non se la ricorda, saprà che la può sostituiire con il gesto e l’insegnante vedendo il gesto ripeterà la parola. Legare e parola aiuta moltissimo la memorizzazione, e inoltre l’acquisizione del vocabolario diventa una sorta di gioco motorio.
- Giochi motori: sacco-pieno-sacco-vuoto è un gioco che si può prestare moltissimo ad insegnare nuove parole e frasi. Pensate solo a come può essere utile per insegnare l’English Classroom…immaginate Open-the-book vs Close-the-book…ovviamente con le strategie tipiche di sacco pieno , sacco vuoto, ovvero velocità, ritmo, finte….la stessa cosa con simon-says: pensate a usare Simon says per ordini come Touch-you-nose(hair, eye,mouth…)/Reach up/down/left/right…e cosi via. Questi due giochi, resi divertenti dal ritmo, velocità, finte, possono essere ottimi per insegnare divertendosi un sacco di cose
- Gioco del robot, Pin the tail, gioco dello specchio: tutti questi vecchi giochi da cortile possono essere divertentissimi e molto efficaci per insegnare. Accorgimenti: sempre abbinare parola-gesto e giocare grazie ai soliti accorgimenti: cambia la velocità, fai delle finte, alterna ritmi lenti e ritmi veloci.
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TRP alla scuola di infanzia
I bambini della scuola di infanzia hanno bisogno di TPR, perché per loro associare parola e gesto è naturale e necessario. Non tutti i bambini alla scuola di infanzia hanno una perfetta comprensione della lingua italiana, quindi per loro il gesto come integrazione del significato espresso della lingua verbale è una strategia usata e necessaria sempre. I bambini piccoli sono grandi osservatori e imitatori del gesto e della mimica.
Usate questa caratteristica a vostro vantaggio, qualche idea:
- Ogni lezione può essere aperta da ACTION SONGS come Hello Hello, in circolo, nelle quali si integrano bene il gesto e le immagini. Ricordatevi che è davvero importante ripetere queste canzoni ogni giorno, e farle entrare nella routine.
- Qui vi diamo idee per un lungo progetto nel quale la TPR si integra con tutte le fasi della lezione. Usare il grande schermo per attaccare gli oggetti, mostrare gli oggetti etc è un importante presidio per ricordare:
Progetto Albero: insegnare inglese ai bambini piccoli
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TPR alla scuola primaria e secondaria
Alla scuola primaria, i bambini sviluppano maggiori capacità simboboliche e affinano la comprensione verbale della lingua madre.
Per questo, possiamo usare la Total Physical Response anche in altri modi:
- Mostriamo sempre i gesti a completamento/abbinamento delle parole. Quando sapranno scrivere, possiamo usare anche la scrittura delle parole in senso motorio (scrivere una parola è un movimento). Ad esempio, sapete che se chiedete ai bambini di scrivere (spelling) una parola sulla schiena di un compagno, oppure su una superficie verticale , con colori a dita (per esempio su in grande cartellone bianco con la tempera con il dito), s lenzuola da appendere etc…sono ottime attività per ricordare lo spelling? E via con la fantasia: quante superfici non-convenzionali conoscete? farina, sabbia, schiuma da barba….fateli esercitare nel movimento dello spelling e integrate il movimento dello spelling nella loro dieta di gesti!!
- Vi ricordate la macchina del capo? Cantate, recitate fgilastrocche, nelle quali il gesto, il ritmo e la frase si integrino. Qui vi facciamo l’esempio di un chant, nel quale la rima ed il gesto aiutano a ricordare le parole
TPR, multisensorialità e inglese: la guida
Ecco qui la nostra guida video all’inglese multisensoriale.
La TPR fa parte del metodo multisensoriale per insegnare l’inglese. Noi lo abbiamo abbracciato completamente, tanto è vero che i nostri corsi di formazione si chiamano MULTISENSORY ENGLISH, un marchio che abbiamo anche voluto proteggere e per cui abbiamo creato un logo a noi molto caro: l’albero che cresce.
Alla radice dell’albero, una mano: perché impariamo tantissimo, alle radici della nostra crescita, tramite il corpo. la mano come radice significa che noi dobbiamo necessariamente partire dalla fisicità e dal concreto, per arrivare all’astratto e all’intellettuale.
La Total Physical Response è il primo gradino di ogni linguaggio e quindi anche noi lo usiamo come metodo per insegnare inglese.
Qui trovate un breve ciclo di video su quello che chiamiamo MULTISENSORY TEACHING, che accoglie appieno la TPR. Eì la sintesi del nostro modo di operare quando insegniamo inglese ai bambini.
TPR: idee di giochi all’aperto
Non è utile solo conoscere nuovi vocaboli ma in particolare saperli usare nelle circostanze adatte!
All’aria aperta i bambini possono correre e svagarsi nei prati dopo un lungo e pesante anno scolastico e senza nemmeno accorgersene acquisiscono maggiore conoscenza! Qui vi proponiamo dei giochi che abbiamo usato nei summer camp, all’aperto: solo ed esclusivamente parlando in inglese-
I bambini amano giochi semplici e tradizionali come “ruba bandiera”, o al “colour/animal game”(un gioco in cui i bambini in cerchio devono ripetere il proprio colore o animale preferito dopo quello dei propri compagni secondo l’ordine stabilito) : questi giochi che integrano parola e movimento sono modalità di apprendimento veloci che favoriscono la memorizzazione.
Correre, saltare, sedersi, alzarsi in piedi e tanto altro…
Con il gioco “Simon says” i bambini continuamente svolgono le azioni pronunciate da “Simon”, uno scelto a turno tra di loro, e così, indirettamente , senza sentire l’enorme sforzo di ricordarsi a memoria infinite liste di parole sconosciute imparano !
Il sorriso non manca mai anche se alla fine del gioco si è un po’ stanchi, anzi forse distrutti!
Provatelo, i bambini non vogliono mai smettere, è uno dei loro giochi preferiti!
Cosa ne pensate di “duck, duck, goose” o di “hide your flag”?
Giochi diversi ma entrambi eccitanti.
Il primo solitamente piace ai più piccolini, tutti sono seduti in cerchio sull’erba mentre uno di loro che è l’oca “goose”, è in piedi .Toccando con la mano gli altri compagni può pronunciare o “duck”, “papera” o “goose”,”oca”, chi sente “goose” subito deve correre il più velocemente possibile cercando di prendere il bambino in piedi, se non riesce sarà la “goose”.
Magari “duck” è più immediata , si studia a scuola e si usa maggiormente, mentre “goose”è meno conosciuta. In questo modo diventerà parte del vocabolario anche dei più giovani!
Dove è finita la nostra bandiera?
Cercarla è una sfida, potrebbe essere dietro ad un albero? Ad un cespuglio? O vicino a dei fiori?
Non lasciamoci perdere l’occasione per utilizzare nuove espressioni in lingua!
Dopo una lunga giornata di sport sarebbe proprio bello fare un gioco tranquillo e rilassante ,
Let’s play “musical chairs”, giochiamo al “gioco delle sedie” che unisce al movimento l’ascolto della musica, una fonte spesso sottovalutata per migliorare una lingua!
Chi vincerà?
Spero che questo articolo vi sia stato utile. Contattaci se sei un insegnante e vuoi aprire la tua scuola di inglese
ciao