In questo articolo parlo di un interessante concetto per chiunque insegni inglese, che è valido ed è stato concepito per insegnare inglese all’infanzia, ma il cui principio è a mio avviso valido sempre.
“Language showering” è una simpatica metafora per una esposizione linguistica diversa dalla “Language Immersion” (metaforizzato come “bath” in contrapposizione con la doccia): già da questa premessa capite che parliamo di didattica veicolare (CLIL).
Ma , visto che ho premesso che questa metodica è stata concepita per la scuola di infanzia, si capisce anche che non sto parlando di “materie in inglese” , ma proprio della metodologia di esposizione alla lingua.
“Language Immersion”, o immersione linguistica, è quello che fa una docente che entra in classe e parla solo in inglese. Quale che sia il suo contenuto, una materia non linguistica o una lezione di grammatica o letteratura inglese, la lingua con cui si esprime e veicola i suoi concetti è l’inglese.
Nelle lezioni CLIL o comunque tenute con la metodologia della “Language Immersion”, l’acquisizione della lingua inglese non è lo scopo della lezione, bensì una specie di “by-product” della lezione. Il vero fine è passare il contenuto, esattamente come quando stiamo parlando nella nostra lingua madre: il nostro fine è spiegare ciò che vogliamo dire, non affinare l’uso degli aggettivi o praticare una determinata regola grammaticale.
Tuttavia, l’immersione linguistica è necessaria perchè permette di aumentare l’esposizione alla lingua: noi sappiamo bene che con poca esposizione, anche se ottima, lo studente non può arrivare a gestire la lingua parlata.
“Language Showering” è una sorta di riduzione del concetto di “Language Immersion”, ma in modo interessante e creativo. Il principio che ci sta dietro è serissimo: per imparare la lingua è fondamentale che l’esposizione all’input linguistico sia il più massiccia possibile perché solo con ore e ore alla settimana (regolarmente), posso sperare che il cervello automatizzi l’uso del linguaggio.
Tuttavia, i bambini piccoli rispondono meglio a stimolazioni brevi, perché non hanno strategie consapevoli e complesse di memorizzazione e perché la loro attention span è breve. Quindi, anziché aumentare il numero di lezioni di inglese vere e proprie, si intervalla la lezione di inglese (piu’ lunga e strutturata) con brevi momenti di esposizione alla lingua, di pochi minuti e possibilmente quotidiani.
Queste sono le “docce linguistiche”.
Questo concetto è stato inventato nel 2010 in Finlandia, presso il centro di ricerca di Jyväskylä (non so come si pronuncia), e si possono trovare online diverse tesi di laurea ad esso dedicato, con una serie interessantissima di report assai dettagliati e addirittura materiali da scaricare gratuitamente per effettuare le “docce”.
Ho svolto il corso per “insegnare inglese ai bambini dai 3-6 anni” e ne sono estremamente entusiasta. Un corso di alta qualità, ricco di contenuti e di approfondimenti, gestito da un’eccellente formatrice Claudia Adamo. Competenza, professionalità, disponibilità sono solo alcune delle caratteristiche delle docenti di lingua inglese. Un ringraziamento speciale lo devo a Teacher Morgan, con la quale ho avuto il piacere di interagire durante il corso e che è sempre stata di una disponibilità unica
Giuliana
Sostanzialmente, dal punto di vista organizzativo, il punto sta qui: il docente di inglese, che fa la lezione principale (in immersione, ovvero senza usare lingua ponte) si mette d’accordo con altri docenti per una serie di docce, ovvero di brevi attività in inglese nel corso di altri momenti scolastici (per esempio durante le rouitines di pappa/nanna/saluti/gioco oppure durante altre lezioni). Ovviamente, ci si deve coordinare bene, perché il contenuto linguistico delle docce deve essere coerente con la lezione principale.
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Si possono fare giochi, si possono fare canzoni (tenete conto che la musica è una attività che accelera l’acquisizione), si possono fare giochi motori o di carte, si possono fare esperimenti o osservazioni del mondo circostante, si possono fare attività artistiche o creative. Per pochi minuti, in inglese con una grande attenzione ad attività sia di drilling (ripetizione) sia di comunicazione tramite il gioco.
Questa forma di collaborazione è in effetti veramente molto utile e permette di ripetere le parole e le frasi molte volte, contestualizzandolo in vere esperienze concrete (per esempio, siete d’accordo che fare delle docce linguistiche in momento pranzo o merenda è ideale per il topic “food”? oppure il “topic weather” viene bene in docce linguistiche all’aperto, osservando le pozzanghere dopo che ha piovuto?).
Ecco qualche idea concreta:
- le attività di “doccia linguistica” sono state suddivise in cinque categorie: Just relax, fun work out, skills lab, get the groove on, creating images.
- come dicono i nomi: Just relax sono attività rilassanti, spesso con sottofondo musicale (possono essere ottime in preparazione alla nanna), fun workout sono attività corporee, skills lab invece riguarda alcune specifiche abilità motorie che coinvolgono il coordinamento occhio-mano, la motricità fine etc, Get the Groove sono attività motorie e musicali assieme e creating images sono attività immaginative.
Vogliamo quindi dare dei suggerimenti per brevi docce linguistiche?
Tipologia | Idee |
---|---|
Just Relax | Attività corporee calme basate sulla concentrazione e consapevolezza corporea(immaginare di essere un palloncino, rilassare e irrigidire i muscoli….). Si possono fare con una musica lenta in inglese (qui ne trovate molte gratuite). Si possono scegliere le parole con oculatezza, ad esempio vengono molto bene gli esercizi con gli opposti /aggettivi in inglese. |
Fun work Out | Attività motorie strutturate, molto utili per imparare le parti del corpo e i verbi di azione. Qui vedete un esempio |
Skills Lab | Skills Lab vuole dire lavorare sugli obiettivi di abilità specifiche per l’età, che coinvolgono la manualità. Per esempio, è una ottima idea usare questo tipo di esercizio per imparare i nomi dei colori o le forme geometriche (penso alla prescrittura), per altri esercizi di tipo piu’ motorio è un ottimo modo per imparare le posizioni nello spazio (up, down, forward, left, right)…. |
Get the groove on | Musica, action song, canto, attività ritmiche, conte, filastrocche |
Creating Images | Ascoltare favole in inglese, disegnare sulla base della musica, fare attività teatrali con maschere…. |
Questo concetto è stato pensato per i bambini piccoli, ma può essere veramente ben interpretato anche alla scuola primaria o addirittura secondaria. Se uno pensa alla grande difficoltà di fare CLIL ai piccoli, potrebbe essere veramente un’idea gamechanger, qualla di affiancare i progetti CLIL con una serie di “language showering” activities. Prendono solo pochi minuti, perchè l’idea che gli sta dietro npn è la durata ma la continuità e regolarità.
Spero che questo spunto vi sembri interessante!
Ecco altre idee:
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