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Storytelling alla scuola primaria: insegnare inglese raccontando storie
L’ascolto della lingua inglese è fondamentale per potere esercitare l’orecchio. Pensate che i bambini piccoli imparano la lingua madre senza istruzione esplicita, grazie a MOLTISSIMO ASCOLTO!
Diamo anche noi ai nostri bambini la possibilità di ascoltare le storie in inglese, con strumenti per fare passare una comprensione almeno globale di quanto sentono, ma senza traduzione! E’ il modo migliore per insegnare la lingua ed appassionarsi alla unica bellezza che ogni lingua ha in se’.
Per questo vi stiamo offrendo questi nostri audiolibri gratuiti, creati per ripassare con un sorriso i topics tipici della scuola primaria.
Che cos’è lo storytelling?Come si insegna inglese con lo storytelling?
Per noi lo storytelling, overo il raccontare le storie ai bambini, è un momento molto importante della lezione di inglese.
Riportiamo qui alcuni stralci di una intervista alla collega Luisa Lazzarini , nella quale abbiamo parlato di quanto sia importante questa attività per sviluppare curiosità, capacità di ascolto e allenare i bambini alla lingua inglese.
“Raccontare è un atto ancestrale: i primi libri illustrati sono stati rinvenuti sulle pareti delle grotte di Lascaux e la letteratura antica è arrivata a noi grazie agli aedi greci. Prendendo esempi più vicini a noi, se pensiamo ai primi momenti di vita del nostro bambino (ma già quando è in grembo), quello che un genitore fa è parlargli, e parlando raccontargli la sua storia, quella della sua famiglia, o descrivere quello che accade intorno a lui.
Per questo il racconto ha una cosi forte capacità di coinvolgimento, a qualunque età. Una storia scritta bene è capace di mettere in moto tante emozioni e non c’è strumento migliore per stimolare l’apprendimento del coinvolgimento emotivo.
Molti pensano che lo storytelling sia adatto solo a chi conosce già la lingua, ma può essere al contrario uno strumento adatto a diverse età a contesti. Tutti sono in grado di seguire una storia, di lasciarsi coinvolgere.
Il valore aggiunto dello storytelling in questo caso è quello di creare un ambiente privo di competizione, quindi in grado di eliminare (o almeno mitigare) il senso di inadeguatezza che l’adulto ha di fronte ad un compito per cui non si sente all’altezza. Lo storytelling è di per sé condivisione, non ci vuole prestazionali, ma pronti all’ascolto, e ascoltare è lo skill principale per l’acquisizione linguistica.
Ecco i consigli di Luisa , validi per ogni storyteller
- Leggere non è un dovere, ma un piacere! Nessun timore, nessuno stress!
- Scegli libri “interattivi”. Proponi una lettura interattiva
- Trova ogni giorno un po’ di tempo per leggere! Non è mai troppo presto (né troppo tardi!) per iniziare a leggere in lingua a tuo figlio!
- Il bambino tenderà a rifiutare l’utilizzo di una lingua altra se non contestualizzata: leggere una storia aiuta a creare questo contesto. Il tema al centro della lettura è sviluppato attraverso diverse tipologie di attività, con l’obiettivo di stimolare un apprendimento multisensoriale: uso di flashcard; oggetti (sensory baskets, realia); interactive book; action song and rhyme; drammatizzazione con uso di burattini; finger play, TPR.
- La lettura stessa è quanto più dialogica possibile. Faccio moltissimo uso di supporti visivi: preparo slide con molte immagini, uso flashcard e realia. L’aula è il mio palcoscenico : mimo, mi muovo e gesticolo in continuazione, e pretendo lo stesso dai miei studenti. Il “learning by doing” è l’enorme eredità dei miei complessi anni di insegnamento nella formazione professionale, che dà frutti meravigliosi.
Storytelling come strumento inclusivo
Lo storytelling è una attività fondamentale per lo sviluppo dei bambini: è risaputo che l’esposizione al racconto orale è una delle irrinunciabili azioni per preparare le abilità richieste dalla letto scrittura.
Per questo i bambini dovrebbero essere abituati ad ascoltare storie sin dalla più tenera età.
In particolare, l’ascolto di storie risulta favorevole a:
- Allungamento dei tempi di attenzione
- Stimolo della fantasia
- Arricchimento del vocabolario e del repertorio di frasi
- Miglioramento della consapevolezza sintattica e grammaticale, tramite l’apprendimento di frasi modello corrette
- Positive ricadute sulle abilità di riconoscimento di suoni e fonemi.
Questo è vero tanto nella lingua madre quanto nella lingua seconda o straniera. Alcuni pensano che il bambino piccolo, principiante di inglese, non avrebbe alcun vantaggio dallo storytelling, perché non in grado di capire una storia.
E’ evidentemente necessario scegliere un testo adatto al bambino e strutturare l’esposizione in modo che abbia a disposizione una serie di indizi ed informazioni che vadano a completare ciò che non può capire verbalmente (disegni, un video, attività multisensoriali di supporto alla comprensione e rinforzo di quanto appreso), tuttavia lo storytelling è una maniera di insegnare l’inglese consigliabile anche ai piccolini, ai principianti e agli alunni in difficoltà con l’inglese.
Perché?
- Perché la cornice della storia crea delle condizioni favorevoli per la comprensione, dal momento che il bambino può prendere informazioni dal contesto e fare inferenze
- Perché la storia è motivante e crea una atmosfera “altra”, capace di stimolare la fantasia dei bambini e abbassare i filtri affettivi
- Perché la storia dà all’insegnante una cornice nella quale inserire in modo strutturato le attività, facilitando l’input controllato di terminologia e la verifica della comprensione da parte dei bambini
Come fare Storytelling inclusivo?
Con determinate strategie inclusive lo storytelling può essere una ottima maniera di insegnare l’inglese anche ai bambini con DSA.
Capita abbastanza spesso che i bambini con DSA abbiano problematiche nella processazione degli stimoli uditivi, il che può portare a problematiche nella comprensione orale dei singoli enunciati e del complessivo significato.
Tuttavia, ciò non significa che lo storytelling non sia una attività adatta a loro: al contrario, è una attività tanto piu’ utile perché va ad allenare abilità che devono essere potenziate.
Sono tutti concordi nel fatto che per un buon esordio e sviluppo delle abilità legate alla scrittura, la competenza all’ascolto sia un primo step fondamentale, a cui non bisogna rinunciare.
Si tratta infatti non di evitare l’ostacolo, ma di aiutare i bambini in difficoltà a diventare padroni delle strategie necessarie per imparare
Per uno storytelling che possa essere seguito con successo da tutti, si raccomanda di:
- Seguire la dimensione multisensoriale: la storia può essere prima fatta vedere in video, poi raccontata con l’ausilio delle immagini e dei gesti, e poi ancora fatta veder in video. Questo dovrebbe portare tutti i bambini a seguire le azioni nella loro globalità.
- Individuare delle k-words, che possano dare ai bambini delle ancore nel seguire e comprendere la storia
- Non puntare la propria attenzione sull’apprendimento/memorizzazione della singola parola, bensì sulla comprensione (anche implicita) delle sequenze
- Enfatizzare l’aspetto del gioco, ponendo il momento dello storytelling al di fuori della cornice della lezione ordinaria. Potrebbe essere la ultima parte della lezione o una particolare lezione alla settimana.
- Non interrogare i bambini per verificare la comprensione dei passaggi: verificare la comprensione con modalità piu soft, come ad esempio coinvolgendoli in scenette o lavori di gruppo di rappresentazione delle sequenze.
Con questi accorgimenti, lo storytelling è una attività utile e può diventare una sorta di costante per l’introduzione di argomenti grammaticali, di CLIL o topics lessicali/comunicativi. Perché contribuisce a dare senso al tutto, contrastando l’arbitrarietà della lezione e coinvolgendo i bambini con maggiore efficacia.
ESEMPI DI STORYTELLING
Ci sono degli storytelling molto comuni e noti, usatissimi alla scuola primaria!
Vi diamo qui degli esempi di storie popolari, per cui abbiamo ideato dei lesson plan che potete scaricare! Cliccate sulla storia per andare all’articolo specifico dove trovate il video, i PDF e le attività suggerite
- Don’t let the Pidgeon drive the Bus
- The Very Hungry Catepillar
- The Gruffalo
- Brown Bear Brown Bear what do you see
Tecniche utili per un buono storytelling in inglese
Ecco i consigli che vorremmo dare a chi si accinge a raccontare una storia in inglese ai bambini:
- tenete conto che non capiscono grande parte delle parole che state dicendo. Ma non ha importanza: se non capiscono le parole, capiscono il tono, la mimica, le immagini, la musica.
- create la giusta atmosfera: curate la luce, la posizione dei bambini rispetto a voi, tutti vi devono vedere e sentire bene
- anticipate alcune informazioni che saranno utili, prima della lettura: di cosa parla il libro? commentate assieme la copertina, le immagini, lasciateli indovinare e supporre, lasciateli sognare sulla storia e fare le loro ipotesi. Insegnate del vocabolario che sapete che servirà loro per capire (insegnate la parola, fate illustrare le parole, ripetete le parole).
- durante la lettura: mimate, accompagnate con il gesto e con la voce. Se vi va, create un accompagnamento musicale, che vi aiuterà anche per i tempi. Ricordatevi di mostrare il libro e le figure, puntandole mano a mano che la storia arriva ai punti illustrati (farete fatica aleggerlo, ma voi tanto ve lo sarete imparato a memoria…vero?)
- leggere almeno due volte ogni passaggio
- ogni lettura dura pochi minuti per essere seguita bene, quindi al limite dividete la storia a sezioni.
- fate attività connesse alla storia per consolidare il lessico
- create una routine di lettura, ad ascoltare si impara poco per volta ma se fatto con regolarità!
ESEMPI DI STORIE IN INGLESE PER LA PRIMARIA E MEDIA
Accanto ai grandissimi classici, con cui non intendiamo competere, vi proponiamo anche alcune storie di nostra personale redazione. Eh si, le abbiamo scritte noi! Sono state scritte durante il lockdown del 2020 per intrattenere i bambini costretti a casa e per permettere loro di ripassare l’inglese…con un sorriso!
Sono storie “cruelty free”: le abbiamo purgate dell’elemento spaventosi, tipico della fiaba tradizionale…e abbiamo aggiunto un pochino di ironia.
La lettura è a cura di bambini bilingui, che hanno aiutato a stendere le storie e cercare le foto!
Fateci sapere se vi piacciono!
THREE LITTLE PIGS: storytelling scuola primaria
Ecco la storia dei Three Little Pigs (the cruelty-free version) letta dal madrelingua. Abbiamo cercato immagini divertenti e abbiamo cercato di inserire dentro le cose che si fanno a scuola
Topics coperti:
- body parts
- colors
- numbers
- adjective/opposites
Grammatica:
- verbo TO BE /present simple
- Present simple
- my, your
Goldilocks and the three bears – storytelling scuola primaria
Ecco la nostra nuova storia: Goldilocks, semplificata e adattata per ripassare questi topics
- numeri
- parti del corpo
- descrizioni
- aggettivi
Dal punto di vista della grammatica ti serve per ripassare:
- verbo to be
- present simple
Abstract: Goldilocks è una bella bimba bionda e riccia, ma anche una gran ficcanaso e curiosona. Per caso si imbatte nella casa dei tre orsi nel bosco e tocca tutto, assaggia la pappa degli orsi, rompe una sedia e si fa un pisolo nel lettino di BabyBear. Gli orsi quando la trovano si infuriano, ma garzie al cielo sono orsi civili e pacifisti. Goldilocks si pente delle proprie maniere e, appurato che si tratta di Orsi Vegani, fa amicizia e passa spesso le domeniche da loro (provando tutto, toccando tutto, ma pazienza è fatta cosi).
Livello di inglese: da PreA1 a A1
Little Red Riding Hood – storytelling scuola primaria
Ecco qui la nostra particolarissima versione di Cappuccetto Rosso, utile per ripassare
- clothes
- directions
- food
Abstract: Little Red Riding Hood ha una nonna dall’altra parte del bosco e la mamma le chiede di portarle la merenda, dandole le indicazioni per arrivare. peccato che Little Red è un po’ svampita e nonostante le istruzioni le siano state date diverse volte continua a confondere la destra con la sinistra e il davanti con il dietro, finendo per perdersi nel bosco. Meno male che un Lupo Gentile si ferma ad aiutarla: le dà le istruzioni corrette, ma purtroppo Little Red se le dimentica subito e si riperde. Nel frattempo il Lupo, da vero gentiluomo, fa la spesa per la nonna e le prepara una merenda talmente generosa che alla nonna viene una pancetta sospetta. Quando finalmente arriva Little Red, vedendo la nonna con una enorme pancia, la accusa di avere mangiato il lupo, ma fortunatamente il lupo sta bene e riaccompagna Little Red sana e salva a casa.
Livello: Pre A1- A1
Sleeping Beuty – storytelling scuola primaria e media
Ecco la nostra particolarissima versione di Sleeping Beauty- La bella Addormentata, utile per ripassare:
- daily routine
- simple present
Abstract: Belle è la vincintrice di un concorso di bellezza, il cui primo premio consiste nel soggiorno in un castello da favola. Il padrone di casa è molto gentile, ma poco curato esteticamente. Belle, esperta di dieta e benessere, gli consiglia un regime alimentare e esercizi quotidiani per mettersi in forma, ma purtroppo pare che non funzioni. Fortunatamente, trova uno specchio magico al castello, che gli consente di vedere che il Principe DICE di fare ginnastica e mangiare solo verdura, ma IN REALTA’ mangia gelati e hot dogs e al parco legge il giornale sulla panchina. Ma ora, grazie allo specchio magico, Belle lo tiene d’occhio: la dieta funziona, il principe diventa bellissimo e belle lo sposa volentieri!
Livello: A1-A1.1 (dalla quinta elementare alla II media)
Aladino- storytelling scuola primaria e media
In questa storia ripassiamo:
- le parti della casa
- oggetti di uso comune
- cibi
- famiglia
Abstract: Aladino è ormai un nonno ultracentenario e vive con la sua famiglia ed un simpatico nipotino, Aladino Junior. Scopriamo che il vecchio Aladino ama il dolce, ma la figlia (madre di Aladino Junior) gli nega dolciumi e compra solo cibi salutari. Ma il vecchio Aladino può sempre chiedere al Genio della Lampada di procurargli caramelle e cioccolatini. Sennonchè, Il Genio ha abbandonato la lampada e pra si può nascondere in ogni oggetto della casa…solo che Nonno Aladino non sa quale. Seguiamo Aladino e il suo nipotino alla ricerca del Genio in ogni oggetto della casa….e alla fine della storia scopriremo il diabolico patto che Genio ha fatto con la madre di Aladino Junior!!!!
Livello: A1
Hansel and Gretel – Storytelling scuola primaria e media
Ecco la storia di Hansel and Gretel per ripassare
- food
- family
Abstract: Hansel e Gretel hanno una bellissima famiglia, con cui amano passeggiare nel bosco. Un giorno però si perdono e finiscono in una casa fatta di cioccolato e marzapane, abitata da una nonnina un po’ sorda che li rimpinza come maialini. Ama tantissimo cucinare e mangiare e la sua cucina è divina, ma i due bambini sentono la nostalgia di casa. Finalmente i genitori li ritrovano, ma Hansel e Gretel tornano alla domenica dalla nonnina, che ama avere i bambini per cena. Non abbiate paura, è una adorabile nonnina in tutti i sensi, tranne quello dell’udito!
Livello A1
STORYTELLING CONTEST ALLA SCUOLA PRIMARIA (testimonianza della Maestra Laura)
Ringrazio per l’opportunità di poter raccontare, nell’ottica di condividere esperienze e buone pratiche nella scuola, la nostra esperienza per l’insegnamento della lingua inglese. (classi quinte).
Io sono Laura, una maestra che insegna inglese ( e non solo) alla scuola primaria di un grazioso paese in Toscana, Vicopisano.
Quando c’è stata la chiusura per l’emergenza sanitaria che noi tutti stiamo vivendo mi sono chiesta come poter mantenere un contatto “autentico ” con i miei alunni attraverso la lingua inglese. Naturalmente qualcosa che come punto imprescindibile avesse l’inclusione di ognuno, la possibilità di esprimersi secondo le proprie risorse e capacità.
Tra le varie iniziative intraprese c’è stata la costruzione di un contest settimanale a tema variabile.
Per il primo, di rodaggio, ho chiesto di costruire disegni, fumetti o video su un tema definito.
Avevo messo a disposizione due video cartoni animati in lingua, entrambi con sottotitoli in inglese. Si chiedeva di estrapolare la frase o la scena preferita e di illustrarla.
Quando ha iniziato ad arrivare il materiale ho capito che si doveva creare un momento di condivisione e restituzione , al quale tutti potessero partecipare in modo virtuale, al fine di valorizzare ogni elaborato nelle sue peculiarità , un momento giocoso e privo di aspetto giudicante.
Per questo è nata la serata degli Oscar.
La seconda versione del contest, che è quella della quale parlo adesso, è stata più complessa ed ha riguardato la creazione di una storia partendo da due lanci di dadi per lo storytelling.
Ci sono state quindi due opzioni:
la scelta della storia tra i due lanci di dado;
la scelta di fare un fumetto, oppure un video o una registrazione audio;
Per visionare le foto dei due tiri, aprire la presentazione della attività in pdf
Si richiedeva la creazione di una storia semplice, usando il simple present e il present continuous
(consentito l’uso sporadico di altri tempi, che non abbiamo ancora affrontato , all’interno dei dialoghi).Gli elaborati prodotti sono stati tutti molto creativi, fantasiosi e partecipati.
La serata degli Oscar è stata pubblicata in differita sul canale Screencast delle classi, che ho creato come raccoglitore per i contenuti. A puro titolo di esempio metto qui il link di un paio di
video ricevuti:
https://screencast-o-matic.com/u/IdsV/powerofthesun
https://screencast-o-matic.com/u/IdsV/whaleandglasses
Nella sua globalità si tratta di un modo di vivere la lingua straniera come strumento di condivisione di emozioni, informazioni ed emozioni. In effetti questa visione è il motivo per il quale ogni lingua esiste.
Mi chiedo sempre perché spesso (generalizzando e stereotipando, non me ne vogliate per questa volta) ci sia il sacro terrore ad esprimersi in inglese, se non si conosce a livelli eccelsi o non si ha la pronuncia della regina Elisabetta. Non che non sia importante la forma e la grammatica , è ovvio. Ma esiste qualcosa di più importante: veicolare il nostro pensiero ,
IMPARARE A CONSIDERARE LA LINGUA STRANIERA NON COME UN PUNTO DI ARRIVO MA COME UN PUNTO DI PARTENZA PER POTER MANDARE DEI BELLISSIMI MESSAGGI. Come quello che hanno fatto i bambini.
Laura B.
Grazie Laura per questa splendida attività ed importante esempio!
Anna patrizia says
Maestra è una bella iniziativa ..azzurra ne sarà contenta
Claudia Adamo says
Grazie per avere lasciato un commento!
Angela says
Finalmente un modo divertente di
imparare ed insegnare l’inglese! Grazie !
Claudia Adamo says
Grazie a te!