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Il passato prossimo in inglese
Ecco un altro articolo per chi vuole imparare inglese online
Una media di 1000 persone al mese, interroga Google sul “passato prossimo in inglese”.
Questo dato mi ha stupito, perché il passato prossimo in inglese non esiste.
Allora mi sono fatta una breve ricerca e purtroppo il primo e piuì fuorviante risultato lo dà proprio google traduttore, in prima posizione PASSSATO PROSSIMO = PRESENT PERFECT.
Ragazzi, non è vero…e per una volta non fidatevi del primo risultato che vi offre google.
Il passato in inglese
Abbiamo parlato in questo articolo dei tempi verbali inglesi, soprattutto presente e passato.
Vi rimando all’articolo per i dettagli, ma ciò che volevo ribadire è questo importante concetto: le lingue non sono tutte uguali.
Ogni lingua è soprattutto un sistema di pensiero. Il significante, ovvero la forma fonetica delle parole, è solo una delle manifestazioni evidenti della specificità e diversità tra le lingue, ma studiandole ci si rende conto che la diversità maggiore sta nei sistemi di pensieri che sono sottesi dalle diverse lingue.
Se mettiamo a confronto i verbi al passato in inglese e in italiano ce ne accorgiamo subito (disclaimer: io sono lombarda, quindi parlo soprattutto della variante dell’italiano settentrionale)
In italiano, la nostra percezione del passato è: azione che appartiene ad un tempo passato. per specificare ulteriormente, abbiamo: passato prossimo (tempo passato recente), passato imperfetto (azione durativa o iterata nel passato), passato remoto (azione avvenuta in un passato lontano).
Queste non sono le categorie della grammatica, bensì della percezione del significato e quindi dell’uso comune in Lombardia e nell’Italia settentrionale in generale.
Per l’inglese, la logica che governa i tempi verbali del passato non è questa. Ad un parlante inglese non importa particolarmente se una azione è avvenuta in un passato recente o lontano. Ad un parlante inglese, importa se una azione è avvenuta in un passato concluso (che sia cinque minuti fa o 100 anni fa non ha importanza, ha importanza che l’azione sia finita), oppure se una azione, iniziata nel passato, sia tutt’ora in svolgimento.
- Il simple past si usa per indicare le azioni concluse
- Il present perfect si usa per indicare le azioni ancora in svolgimento (o gli stati che, iniziati nel passato, sono ancora vigenti)
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Come tradurre il passato prossimo in inglese?
Veniamo dunque alla domanda che probabilmente si fa il ragazzo (o l’adulto) che sta cercando su google PASSATO PROSSIMO IN INGLESE.
Ecco, la prima cosa che gli direi per aiutarlo è: non cercare di tradurre un’etichetta, ma prova a capire la frase.
Se ho la frase “Ieri sono andato a scuola”, ho un verbo coniugato al passato prossimo. Mi devo chiedere: ma che azione ho? Ieri sono andato a scuola, e sono presumibilmente tornato a casa ieri sera. Quindi l’azione che ho fatto ieri mattina (preparami, prendere il bus e recarmi a scuola) è conclusa? O sono ancora a scuola da ieri (occhio, magari sono ancora a scuola oggi, ma sono nel frattempo tornato a casa ieri sera e stamattina sono di nuovo andato a scuola…quindi non è l’azione di ieri)
La risposta è SI, l’azione è conclusa.
Se l’azione è conclusa, il tempo che usiamo per tradurre la nostra frase è il simple past
Perché non posso usare (contrariamente a ciò che mi suggerisce google) il present perfect?
Perché se io dico “I have been to school” (che è la traduzione giusta di “sono andato a scuola ” con il present perfect) io sto significando questo: ieri ho preso il bus e sono andato a scuola…..e sono ancora qui.” Magari c’è stata una autogestione e la notte la ho passata nel corridoio: l’azione iniziata ieri con l’andare a scuola è ancora vera e concreta: sono ancora a scuola.
I verbi e gli avverbi nel passato in inglese
Di solito, sono gli avverbi di tempo a darci una mano. E’ naturale, per capirsi, che si usino delle espressioni accessorie, quali ad esempio gli avverbi di tempo, per precisare meglio quanto diciamo.
I verbi al simple past sono spesso accompagnati da espressioni di tempo determinate e finite come “yesterday”, “last week” “In 1988”. L’azione è finita e conclusa e spesso so anche dire quando è avvenuta.
Viceversa, i tempi in present perfect sono spesso accompagnati da espressioni di tempo che sottolineano la durata, come “FOR 3 DAYS” oppure “SINCE 1987”.
Tuttavia, attenzione ragazzi. Da studente, ricordo molto bene che, non avendo capito veramente il concetto di azione momentanea/conclusa versus azione aperta, andavo a cercare l’avverbio e mettevo meccanicamente la forma verbale corrispondente.
Ma non è la cosa giusta da fare! La cosa giusta da fare è capire l’intenzione comunicativa della frase: questa azione è finita o perdura? E’ aperta o chiusa?
Spesso si fanno gli esercizi su frasette brevi e decontestualizzate e questo aumenta ancora di piu’ la confusione, ma se potete cercate di dipingervi il quadro davanti agli occhi: cosa è più’ plausibile, un’azione conclusa, finita, momentanea….o l’azione descritta potrebbe avere dato luogo ad uno stato presente?
E’questa la vera domanda da farsi!
Sei stato a Londra?
Una delle frasi che ci confondono sempre è “HAVE YOU BEEN TO LONDON?”
Mi ricordo che quando ero studente questo esempio mi faceva trasecolare.
E allora lo fate a posta per confondermi, dite la verità!
La frase HAVE YOU BEEN TO LONDON? si traduce con “Sei stato a Londra?”
Diamine, si: sono stata a Londra nel 2009. Me lo ricordo precisamente, colloco perfettamente questo evento nel tempo, sono tornata a casa. Perché questa domanda è tipicamente fatta usando il present perfect?
Ecco la spiegazione, che ai tempi non mi fu chiara, ma che sto cercando di rendere comprensibile (fatemi sapere se ci sono riuscita)
Se l’interlocutore mi chiede: HAVE YOU BEEN TO LONDON? non è interessato a “quando” ci sono andata. Vuole sapere se”conosco” Londra, almeno per esserci stata una volta. Mi sta chiedendo qualche cosa come “Hai una idea concreta di Londra? hai mai toccato il suolo londinese? hai mai respirato la stessa aria della Regina Elisabetta?”
Questo mi sta chiedendo. Se sono mai stata a Londra, se oggi posso dire SI! ANCHE IO HO MESSO PIEDE A LONDRA!
E io, come gli devo rispondere!?
- Se voglio dirgli che si, anche io ho avuto l’esperienza di essere stata fisicamente a Londra nella mia vita, o voglio solo confermare laconicamente la sua domanda, gli risponderò “YES, I HAVE” (short answer per “Yes, I have been there”)
- se voglio essere preciso, e dirgli che il mio viaggio a Londra risale al 2009, invece gli dirò: YES, I WENT THERE IN 2009.
Entrambi i diversi significati esposti, si traducono con il passato prossimo (o passato remoto) in italiano.
In nessun caso, il present perfect è una traduzione corretta del passato prossimo italiano, però!
Perchè non dobbiamo “tradurre”
Come vedete da quanto ho scritto, la traduzione non ci sta aiutando. Perché le due lingue funzionano diversamente e per spiegare il pensiero espresso in inglese in italiano devo usare una perifrasi, o contestualizzare comunque.
Non traducete mai in modo meccanico, perché è solo la maniera più sicura di “tradire” il pensiero espresso da una delle due lingue. La traduzione è una nobile arte, che tutto può essere definita…ma non meccanica.
I miei due bimbi di 4 e 6 anni hanno appena concluso il primo anno di lezioni, iniziate a casa e finite online. In entrambe le modalità i bambini non vedevano l’ora di sentire la loro maestra Giulia. La nostra esperienza è stata più che positiva, tanto da aver riconfermato anche per l’anno prossimo. Dall’organizzazione alle lezioni abbiamo riscontrato grandissima professionalità e preparazione. Il dialogo con entrambi i bambini è stato ottimo.
Sara Micale
Ma non possiamo schematizzare i tempi verbali?
Tuttavia proviamo a sintetizzare con una tabella quanto abbiamo detto: quale è la differenza tra present perfect e simple past e con quali espressioni di tempo si usano?
Tempo verbale | Esempio | Espressione di tempo |
Simple present: azione conclusa | I went to London in 1995 | Risponde precisamente alla domanda WHEN:è un complemento di tempo determinato (IN + anno/stagione, ON+ giorno etc) |
Present perfect: azione aperta, iniziata nel passato | I have been to London | Non risponde alla domanda WHEN.
Può essere accompagnato da complementi di tempo continuato (FOR/SINCE). Qui abbiamo scritto un articolo su questo. |
Ecco, spero che questo articolo sia di aiuto a studenti che, come me tanti anni fa, tendevano a tradurre e quindi a confondersi. Sicuramente, spero che questo articolo si indicizzi su google e aiuti i malcapitati che fanno i compiti chiedendo a google come si traduce il PASSATO prossimo in inglese.
Ripetiamo, il passato prossimo in inglese non esiste!
In questo articolo invece spieghiamo nel dettagli la differenza tra simple past e present perfect.
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Finalmente! E’ la prima volta che un sito mi da spiegazioni cosi esaustive
Sono commossa
Grazie
E complimenti
Simona
Grazie Simona di questo commento gentile! Un caro saluto
Claudia