Cosa sono le parti del discorso?
E’ la base stessa della grammatica (della grammatica inglese come di ogni altra grammatica): la prima analisi che possiamo fare è la comprensione e la suddivisione delle parti del discorso.
Ma cosa sono le parti del discorso?
Sono le “tipologie” cui ricondurre le parole che incontriamo. Sembra un esercizio molto noioso, ma è necessario non solo per analizzare, ma anche per capire la funzione logica che quella parola ha nella frase e quindi per capire il senso di quella frase.
Le categorie (parti del discorso) sono
- sostantivo: il sostantivo, o nome, è quella parola che indica una persona, un animale, una cosa, o una entità astratta come un fatto, un’emozione. In inglese, come in italiano, i sostantivi possono essere di genere maschile o femminile, di numero singolare o plurale. Il genere maschile e femminile, a differenza dall’italiano, non ha una “marca” riconoscibile in inglese (in italiano noi possiamo riconoscere se un nome è maschile o femminile guardando la lettera finale O/A, in inglese non esiste questa possibilità). Il numero singolare o plurale ha invece una marca riconoscibile, ovvero la -S che viene aggiunta ai nomi inglesi al plurale.
- verbo: il verbo è quella parola che indica l’azione. In italiano, il verbo viene coniugato, quindi guadando solo le desinenze delle parole siamo in grado di capire chi sta facendo l’azione (IO guard-O, tu guard-I). In Inglese, invece, solo la terza persona singolare viene marcata, con una -S.
- aggettivo : l’aggettivo è quella parola che indica le qualità di una cosa, ovvero una relazione (gli aggettivi possessivi ad esempio indicano una relazione di possesso), una posizione (i determinativi), una quantità (numerali, indefiniti …). Gli aggettivi ci fanno capire le caratteristiche di un dato sostantivo. In italiano, la forte relazione tra aggettivo e sostantivo si evidenzia con la concordanza (la bell-A bambin-A), mentre in inglese non ci sono concordanze evidenti (the beautiful child, the beautiful children)
- avverbio : l’avverbio è quella parola che esprime le qualità di un verbo. parole come BENE, MALE, MOLTO, POCO, TRANQUILLAMENTE spiegano delle caratteristiche dell’azione. In italiano, come in inglese, esiste una marca produttiva per gli avverbi (- MENTE /- LY) ma non tutti gli avverbi la presentano.
- pronome : il pronome è quella parola che sostituisce il nome, per esempio “Io vedo Paolo” può diventare “io LO vedo” , dove LO è il pro-nome per Paolo. I pronomi sono di vari tipi: personali (per i casi diretti e i casi indiretti, ovvero con preposizione), ma anche numerali, dimostrativi, indefinitivi etc. Molti ragazzi hanno dei problemi nel distinguere i pronomi dagli aggettivi, ma la regola è semplicissima: dove c’è l’aggettivo c’è anche il nome, mentre il pronome sostituisce il nome (quindi quando il nome non c’è, abbiamo un pronome). In Italiano molti pronomi finiscono con -UNO (ciascuno, qualcuno), in inglese con – ONE o -BODY (someone, somebody, everybody…). Questo però non riguarda tutti i pronomi.
- congiunzione : la congiunzione è quella parola che congiunge tra loro le frasi o le parti del discorso. Parole come “O” “E” “MA” cono coingiunzioni, e sono invariabili in inglese come in italiano (OR, BUT, AND….)
- preposizione : la preposizione è una parola che introduce un complemento indiretto, per esempio se dico “lo regalo A te”, a introduce un complemento di termine. Sono parole fondamentali per capire il significato della frase, per quanto piccole siano! Da questo punto di vista l’inglese e l’0italiano funzionano in modo molto simile! Attenzione perchè i pronomi personali con preposizione prendono una forma diversa alla prima e terza persona: HE SEES ME vs I SEE HIM.
- articolo: gli articoli precedono i nomi e ci aiutano a capire la frase…certo in inglese , lingua nella quale manca la concordanza, ci aiutano un pochino meno … 😉
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Precisazioni sulla morfologia dell’ inglese rispetto all’italiano
Ci sono delle cose che dobbiamo sapere per aiutarci nell’orientamento dell’inglese rispetto all’italiano.
L’italiano è una lingua altamente flessiva. Singolare, plurale, maschile, femminile sono marcati chiaramente, e la relazione tra parole “connesse” viene sottolineata dalla concordanza, ovvero da desinenze affini.
Ad esempio
IL BAMBINO BUONO
LA BAMBINA BUONA
I BAMBINI BUONI
LE BAMBINE BUONE
Inoltre, i verbi vengono coniugati e tutte le persone del verbo hanno una desinenza propria (l’italiano ha il fenomeno del soggetto sottinteso proprio perchè è talmente ovvio il soggetto dalla desinenza del verbo, che si può omettere, ad esempio se dico “Mangio” è ovvio che il soggetto è “io”.
L’inglese è una lingua che funziona in modo diverso. E’ una lingua flessiva , ma gli elementi flessivi, le marche grammaticali che usiamo per aiutarci a capire se parliamo di entità singolari, plurali, etc, sono molto limitate.
In linguistica si dice che l’inglese è una lingua semi-isolante. Le lingue isolanti sono quelle che non fanno uso di morfemi flessivi per correlare tra loro le parole, usando la posizione delle stesse nella frase per significare le relazioni logiche tra le parole. Un esempio di lingua isolante è il cinese.
Storicamente, l’inglese è una lingua flessiva, ma nella sua evoluzione moderna ha sviluppato spiccate caratteristiche isolanti. Questo da una parte è semplice da usare (non bisogna pensare alla concordanza mentre si parla, con grande risparmio di energia mentale per gli stranieri…pensate agli inglesi che provano a dire IL BAMBINO BUONO HA INCONTRATO LA GATTA ROSSA, pensando a tutte le vocali), ma lo ha reso forse meno immediato da comprendere.
Vi faccio un esempio di frase molto comune, ma anche molto “isolante”
This is my school timetable = questo è il mio orario scolastico (school fa la funzione di un aggettivo, possiamo tradurlo come scolastico o “della scuola”)
This is my summer school timetable = questo è l’orario della mia scuola estiva
This is my part-time school timetable = questo è l’orario della mia scuola estiva a tempo parziale
This is my countryside part-time school timetable = questo è l’orario della mia scuola estiva campestre a orario parziale
…. e cosi via!
Vedete qui il grande vantaggio di questa caratteristica “isolante”: è molto, molto sintetico! basta usare la posizione (anticipata rispetto al sostantivo, in questo caso) per correlare le parole tra loro con una funzione aggettivale. Non si devono usare né concordanze, né preposizioni!
Parti del discorso in inglese e produttività
Una altra caratteristica dell’inglese è la sua grande flessibilità.
In inglese è possibile usare un radicale in molti modi, ad esempio pensate a questi esempi con la parola “PET”
Willy is my pet (Willy è il mio animale domestico)
I pet Willy (Io coccolo Willy)
Altri esempi?
Pensiamo ad una parola comunissima, come COMB (pettine)
I comb my hair
Where is my comb?
Pensiamo quindi che la lingua inglese è estremamente flessibile e permette di usare moltissime parole in funzioni diverse (Nella frase This is my comb , comb è un sostantivo; nella frase I comb my hair comb è un verbo, ovvero sono parti del discorso diverse.
Questo richiede grande attenzione!
Posizione delle parti del discorso in inglese
Quando si studia linguistica, una delle prime cose che ti dicono è che esistono lingue SVO e SOV. Cosa vuole dire?
Una lingua SVO è una lingua il cui ordine comune è Soggetto + Verbo + Oggetto (come l’italiano: il bambino mangia la mela).
Una lingua SOV è una lingua in cui l’ordine comune è Soggetto + Oggetto + verbo (ad esempio, il latino e il tedesco sono lingue SOV)
L’inglese è una lingua SVO, come l’italiano.
Perchè vi dico questo?
Perchè sapendo che l’inglese può usare lo stessso radicale sia in funzione verbale che nominale (I comb my hair vs This is my comb), avere ben chiaro che l’inglese è una lingua SVO vi aiuta non poco a comprendere la funzione logica della parola!
La posizione dei complementi nella frase inglese
Come formare la frase inglese?
Una delle caratteristiche delle lingua flessive , come l’italiano, rispetto alla lle lingue isolanti è che le lingua flessive sono piuttosto libere nella posizione delle parole nelle proposizioni, mentre le lingua isolanti (dove la posizione è fondamentale per capire) sono assai più rigide.
Ad esempio:
Ogni domenica mangio la pasta
Mangio la pasta ogni domenica
Sono entrambe frasi corrette!
Oppure:
Ogni domenica mangio la pasta nel tinello con la mia famiglia
Mangio la pasta con la mia famiglia nel tinello ogni domenica
Ci sono, è vero, delle sfumature di enfasi…ma le frasi suonano corrette e funzionano senza che la posizione dei complementi sia veramente un problema in nessuno dei casi.
In inglese, c’è un ordine preciso da seguire.
Per esempio, ascoltate questo Video di Morgan, che vi spiega quale è la posizione corretta in cui mettere le parole nelle frasi e i complementi nelle preposizioni per parlare in inglese “come gli inglesi”.
L’acronimo che vi può aiutare è SVOMPT, che indica l’ordine da seguire:
SOGGETTO
VERBO
OGGETTO
MANNER (complemento di modo)
PLACE (complemento di luogo)
TIME (complemento di tempo)
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Come parlare inglese in modo naturale
E’ importante conoscere le caratteristiche di una lingua per poterla capire in modo consapevole, quindi vi esorto a studiare 🙂
Uno degli elementi caratteristici degli italiani che parlano inglese è proprio la tendenza ad usare la morfosintassi flessiva tipica dell’italiano, quindi usano ad esempio moltissime preposizioni dove un inglese userebbe la posizione delle parole per esprimere la relazione significativa tra esse.
MY SUMMER SCHOOL TIMETABLE vs THE TIMETABLE OF MY SUMMER SCHOOL
Tuttavia, non crediate che studiando potrete effettivamente arrivare a parlare inglese in modo naturale.
I bambini assimilano la sintassi delal lingua madre in modo molto naturale, riproducendo la lingua del caregiver.
Quando studiamo in modo scolastico una lingua straniera, impariamo efficientemente le parole, ma tendiamo a riprodurre il modello morfosintattico della nostra lingua madre.
Tuttavia, esiste un modo per riprodurre la sintassi naturale dell’inglese e questo è…. ascoltare!
Se ci esponiamo regolarmente alla lingua naturale, con costanza, gradualmente il nostro cervello acquisisce anche le parti piu’ “core” della lingua come appunto le posizioni delle parole nella frase, le marcature morfologiche etc.
Quindi il consiglio è:
- Settate la televisione in inglese, ascoltate tutti i giorni almeno 20 minuti (va bene anche con i sottotitoli!)
- Leggete libri in inglese (vi straconsiglio gli audiobook)
- fate uno dei nostri corsi di inglese online!
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