Chi studia inglese lo sa: il verbo “fare” si può tradurre in due modi diversi: TO MAKE e TO DO.
Qual è la differenza tra i verbi inglesi “Make” and “Do”?
Vediamola assieme in questo articolo
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Make Significati e traduzione
“MAKE” significa fare, nel senso di “creare”, “produrre”.
Se uno il verbo Make, sto dicendo che ho fatto qualche cosa …che prima non c’era!
Ad esempio: “Make a Cake”, significa che ho fatto una torta: prima avevamo lo zucchero, la farina, il latte …ora abbiamo una torta!
Pensate alle etichette che trovate sugli oggetti o sui vestiti: “Made in Italy”: vuole dire che l’oggetto è stato prodotto in Italia. Se un cappotto è stato prodotto, vuole dire che prima avevo la lana, e i bottoni…poi, ho un oggetto nuovo, il cappotto!
Do: significato
Se uso il verbo inglese “To do“, ho in mente un altro senso del fare. Non sto producendo qualcosa di nuovo, non sto creando o producendo un oggetto…sto facendo, nel senso che “sto agendo”, sto compiendo una azione.
Vediamo qualche esempio “I do my homework”, vuole dire che sto compilando i miei compiti, sto eseguendo gli ordini del mio insegnante. Non sto creando un oggetto, sto facendo azioni che non presuppongono la “nascita” ex novo di qualche cosa che prima non c’era.
Vediamo qualche altro esempio “Do the shopping”, nel senso di “fare spese”. Il verbo do fotografa il fatto che io mi muovo, mi attivo, faccio delle cose. Tuttavia, nel fare shopping, non si crea nulla di nuovo, non si produce. Quindi, va bene il verbo do.
Il verbo “Do” di solito viene usato per le azioni, come per esempio “Do exercise”, “Do Yoga“….non si crea o produce nulla, si compiono azioni. Oppure, si può dire “Do math”, nel senso scolastico del termine: mentre seguiamo la lezione di matematica, non stiamo “creando”, ma “agendo”, è un'”azione”, non una “produzione”.
Potete vedere qui una risorsa sul verbo do+sport
Sempre per la stessa logica, confrontiamo due frasi:
“I made this dish: do you like it?“: cosi capisco che ho fatto un piatto, magari con la creta, e ora ti sto mostrando questo oggetto che ho prodotto
“Sarah, did you do the dishes?”: in questo caso “do the dishes” vuole dire “lavare i piatti”, ovvero si fotografa l’esecuzione di un’azione non creativa, con il verbo “Do”
Ha senso, vero?
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Quando usare il verbo “Make”
Il verbo make, si usa in questi casi, che abbiamo sintetizzato sotto forma di lista:
- si usa “make” con i suoni, le parole, le comunicazioni –make a noise, make a speech, make a promise, make a statement, make a suggestion...anche in questo caso possiamo immaginarci che si tratta della creazione di qualcosa che prima non c’era)
- problemi – problem/trouble maker, make a threat, make a mistake, .…forse i problemi, per gli inglesi, escono fuori dal nulla? Io non la penso cosi, ma in effetti per i “problemi” gli inglesi usano “make” come se fossero creazioni.
- piani e decisioni – make a plan, make a offer, make a proposal: cosa c’è di piu’ creativo di un progetto, un piano o una decisione? E quindi “make”, immaginando che il piano o l’idea sia il “parto” della tua mente”
Ci sono anche delle espressioni comuni, che è bello ricordarsi, con il verbo inglese “make”…al netto del fatto che significano cose diverse, e che sono ovviamente “modi di dire” quindi non vanno intesi in senso letterale, ti segnaliamo che puoi facilmente ricordare perchè usi il verbo MAKE e non DO: in qualche maniera figurata, si parla sempre di qualcosa di “Nuovo” , che prima non c’era e ora c’è. E’ questo infatti il senso di make, se paragonato con il verbo “do”.
Provate a ragionare con noi su questi verbi e vedrete che non vi confonderete mai sul verbo da usare
- Make friends (farsi degli amici) – ha senso ricordarselo pensando alla regola generale: ti fai degli amici, perchè prima “non c’erano” in aualità di amici. Il senso di “creazione” è supportato!
- Make time (trovare il tempo per fare qualcosa con qualcuno…in un certo senso “trovare il tempo” è quasi come “creare” quello spazioni libero per fare qualcosa)
- Make room: fare spazio, è il corrispettivo spaziale di “make time”. Si crea lo spazio per accogliere qualcuno o qualcosa, farlo stare.
- Make progress (fare progressi, ovvero creare progressi, steps, obiettivi che prima non c’erano)
- Make peace (far pace, creare una pace che rpima non c’era)
- Make money (guadagnare, creare soldi che prima non c’erano)
- Make a difference (fare la differenza)
- Make a wish (esprimere un desiderio)
Ho scoperto in questi giorni, navigando in rete fra le varie opportunità ed i vari supporti utili alla didattica a distanza, i prodotti video, le schede e tutti i materiali offerti da Open Minds. Trovo le proposte utili, non solo a noi insegnanti, che troviamo materiale calibrato e di qualità su quanto attiene la nostra didattica quotidiana
Stefania Norris
Recensione Verificata Google
Quando usare il verbo “Do”
Il verbo “Do” viene usato in questi contesti:
- azioni generali – do something! se stiamo descrivendo un’azione che non presuppone una creazione, Dio è sempre il verbo giusto
- esami, compiti, scuola – do an exam, do Math, do a lesson, do a course
- ginnastica, danza, movimento – do belly-dancing, do Karate, do Tennis...
Vediamo qualche espressione con il verbo “Do” e cerchiamo di capire perchè gli inglesi hanno scelto questo verbo
- Do a good/great/terrible job: C’è un’idea di “performance” dietro a questo uso di Do. Do si lega all’idea del risultato del lavoro. Quindi diciamo anche Do well, Do Badly, Do good, Do better… (fare bene, male, meglio….). Si può anche personalixzare “I always do my best”
- Do business: il trafficare legato agli affari, si dice con il verbo “Do”. Attenzione però che se volete dire che uno ha proddotto una idea imprenditoriale da qualche capacità o idea…si tratta di una creazione e quindi in quel caso si dirà “Make a business”
- Do damage, do harm: se abbiamo in mente il “fare del male a qualcuno”, è un fare non creativo. E’ un’azione
- Do someone a favour: fare un favore a qualcuno
- Do something right, wrong: fare qualcosa di bene o di male
- Do the cleaning, cooking, washing…tutte le azioni (verbi che terminano in -ing) prendono Do, non make.
- Do the math: non è scuola, vuole dire fare i conti cpn qualcuno, tirare le somme. Ed è un “Do”
- Do the maximum, minimum: che sia poco o tanto, fotografa un “fare” come do something, anything, notihing…
- Do your makeup, Do my hair, Do my nails: se ti decori il corpo, è un “Do”
Chi cosa ne dici, ti è piaciuta la nostra lezione?
Scrivi nei commenti qualche esempio di frase con “Do” e “Make” e prova a giustificartelo…perchè nella testa degli inglesi si usa un verbo anziché un altro?
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Make or do homework?
DO homework!
Se dicessi make penserei che stai inventando un esercizio da lasciare per compito