Fatturato scuole di lingue

Una persona che desidera mettersi in proprio può avere delle curiosità circa il fatturato e l’utile delle aziende del settore merceologico di riferimento , quindi abbiamo deciso di dedicare questo articolo ai dati pubblici sul fatturato delle scuole di lingue per fornire una mappa di informazioni a chi stia pensando di aprire una partita iva cominciare a lavorare nel settore.

Prima di tutto, qualche definizione:

• Fatturato: Indicatore economico che misura l’ammontare complessivo dei ricavi registrati durante l’esercizio contabile da una azienda, e derivanti dalla vendita dei beni o da prestazione di servizi. Esso è proprio la somma delle fatture emesse durante l’esercizio (che di solito è l’anno solare, ovvero il periodo 1 gennaio-31 dicembre)
• Utile: profitto complessivo realizzato da una società, riportato nel suo bilancio. Fatturato e l’utile aziendale non coincidono. Può capitare di avere un fatturato elevato senza che azienda generi alcun utile. L’utile è il risultato economico dell’attività aziendale, pari alla differenza positiva tra ricavi e costi.

L’utile netto è il dato strategico per valutare la redditività di una società in un periodo. Per calcolare l’utile netto, è necessario sottrarre i costi e le spese sostenute dai ricavi totali. Bisognerà poi anche rimuovere le tasse pagate e il risultato ottenuto è il reddito netto del periodo.

L’utile netto può essere utilizzato per pagare i dividendi agli azionisti o essere anche reinvestito nell’azienda.

E’ importante dire che il fatturato e gli utili sono molto diversi. Per Fatturato intendiamo dire “ricavo”, ovvero la somma degli importi in fattura ai clienti. L’utile invece è la differenza tra il ricavo/fatturato e le spese, quindi il “guadagno”. Il guadagno è ciò che resta in azienda, ovvero ciò che avanza in azienda, dopo avere dato i soldi ai fornitori, dipendenti ed amministratori.

Molte aziende, a fronte di alti fatturati, hanno utili bassi, perché hanno forte spese (stipendi e pagamenti agli amministratori). Lo segnaliamo, perchè nella tabella che segue, troverete molte situazioni di questo tipo: altissimi fatturati e minimi utili.

Quale è il fatturato medio di una scuola di lingue?

In Italia, la stragrande maggioranza delle aziende (oltre il 90%) è di dimensioni minime, ovvero hanno una quantità di addetti molto ridotta e fatturati piccoli.

La stragrande maggioranza delle scuole di inglese sono fondate da insegnanti e hanno una dimensione meramente locale, con un fatturato che va da 150mila a 300mila Euro

Fatturati delle scuole di lingue in Italia

Il codice ATECO relativo alle scuole di inglese è: 85.59.30 – Scuole e corsi di lingua.

Possiamo vedere in una sola pagina tutti i dati pubblici inerenti il fatturato delle scuole di lingua in Italia, basta consultare il data base “tutto dati” e selezionare la voce Ateco 85.59.3

Qui potete avere una ampia prospettiva sulle moltissime aziende che hanno questa classificazione presso l’Agenzia delle entrate.

Attenzione, perché troverete in questo registro aziende molto diverse, visto che la medesima impresa può avere piu’ di un codice merceologico, ovvero in questa tabella troverete anche iniziative private che si occupano solo lateralmente di questo business, avendo altre attività prevalenti. Per accertarsene, basta consultare i loro siti web, da cui normalmente traspaiono le attività economiche.

Su questo sito, è possibile anche selezionare feograficamente le aziende, suddividendole per territorio.

Vediamo alcune tipologie di aziende per capire meglio cosa possiamo trovare in questo database: questa indagine ci serve per costruire un filtro e capire che tipo di sviluppo ci possiamo aspettare dalla nostra azienda, partendo dai dati geografici e dalla composizione del business verso cui ci indirizziamo.

Il primo dato, infatti, è la Lorenzo De’ Medici srl, che non è una scuola di lingue comune, bensì un campus multi-sede che attira ogni anno in Italia migliaia di studenti dall’estero. Più che ad una scuola di inglese verrebbe naturale avvicinarla, per dimensioni e tipologia di lavoro, ad una Università internazionale, dotata di campus (quindi risulta più comprensibile l’astronomico fatturato di oltre 17 milioni di Euro)

Le aziende che seguono sono pure tipologia di impresa che non colleghiamo immediatamente con il concetto “semplice” di scuola di lingue:

• la Accademia Britannica , con un fatturato di oltre 13 milioni, si occupa in primo luogo di vacanze studio, e particolarmente si orienta verso la pubblica amministrazione (IMPSieme)
• La British School of Milan è una delle scuole internazionali, e quindi la assimileremmo soprattutto alle Istituzioni scolastiche private anziche’ alle “language schools” in senso stretto. Della stessa tipologi è la H-International School, che è una scuola privata con campus in tutto il norditalia
• Alcune delle aziende che seguono (wSE Italy, Myes Italy) sono gestori di servizi di franchising per scuole di inglese, ovvero il loro mestiere è la gestione dei marchi di scuole di lingue e non la scuola di lingue in senso stretto.
• Go fluent è una piattaforma tecnologica, dedicata all’insegnamento linguistico, particolarmente nel settore aziendale
• Liberi di insegnare è un servizio di formazione e consulenza che si occupa di educazione scolastica in ambito internazionale e bilingue

Questo per dire che le aziende “top” nel database non sono , strettamente parlando, scuole di lingue.

Continuando nel database, arriviamo alle reali scuole di lingue e possiamo desumere le seguenti conseguenze:

• hanno fatturati più alti le scuole che si occupano di esami, o di franchising di scuole di inglese o che sono capigruppi di varie sedi sparse sul territorio)
• hanno fatturati elevati aziende che affiancano ai corsi di lingua anche altri servizi “business”, quali traduzioni, interpretariato, servizi di marketing, internazionalizzazione, conferenza.
• hanno fatturati elevati le aziende che affiancano ai corsi di inglese servizi turistici, come le vacanze studio o il quarto anno all’estero o l’università all’estero.
• hanno fatturati elevati le aziende che oltre ai corsi di lingua si occupano di certificazioni di qualità e di formazione continua.
• hanno fatturati elevati le aziende che oltre ai corsi di lingua si occupano di certificazioni linguistiche (Cambridge, Trinity, Language cert, etc)
• hanno fatturati elevati le aziende che oltre ai corsi di lingua si occupano di formazione professionale.

Nella tabella che segue, trovate i primi 100 risultati del database, con una indicazione della tipologia di business come appare dai loro siti web. Crediamo che sia molto utile per chi vuole mettersi in proprio, per capire bene il paesaggio e le possibilità reali.

Tenete conto, per avere le reali proporzioni, che nel data base ci sono 15 pagine e in ogni pagina ci sono 50 aziende quindi il data base contiene 750 aziende, con un fatturato da 0 in su. Di queste 5 pagine, circa 13 sono occupate da aziende con un fatturato contenuto da 0 a 800 mila euro.

Questo data base non contiene le aziende uninominali (partite iva individuali) e le società di persone.

Abbiamo aperto un nuovo corso di formazione “Aprire una scuola di inglese”, destinato a chi vuole operare in modo professionale in questo settore. Il corso copre tutti gli argomenti fondamentali (requisiti della sede e leggi sulle barriere architettoniche, salubrità e sicurezza, forme societarie, formazione generale del titolare, reperimento del personale madrelingua e contratti di lavoro, comunicazione e marketing digitale, iscrizioni e vendite). Per informazioni contattateci: [email protected]

Spero che questo articolo sia utile a chi desidera orientarsi nel settore delle scuole di inglese/lingue, qui diamo anche altre informazioni utili:

• affiliazione Open Minds
• come aprire una scuola di inglese
• come promuovere corsi di inglese per bambini
• come promuovere corso di inglese per adulti
• Aprire una scuola bilingue
• come aprire un centro esami
• franchising scuole di lingue
• come accedere ai finanziamenti per le nuove attività

Vi ricordiamo infine che Open Minds sta varando la propria affiliazione per chi vuole mettersi in proprio nell’insegnamento dell’inglese.