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Comprensione del testo: strutturare è facilitare
Nell’articolo di oggi parleremo della comprensione del testo in inglese.
Questo è molto importante nell’ambito della lezione online di inglese e uno degli argomenti della nostra formazione per docenti di inglese.
E’ uno dei temi di primaria importanza per chi insegna inglese perché, come detto spesso, le informazioni devono essere comprese per essere acquisite.
E’ possibile apprendere mnemonicamente una informazione il cui significato è oscuro, ma non è possibile acquisire una informazione non compresa.
Questo fa parte dell’esperienza di tutti noi: possiamo imparare ed integrare veramente ciò che abbiamo capito.
Per la lingua straniera è la stessa cosa: la comprensione del testo non è necessariamente comprensione delle singole parole, è una comprensione globale basata anche sul contesto, sulla conoscenza dello scopo della comunicazione, sui segnali extratestuali.
Ma la comprensione ci deve essere, è fondamentale che la comprensione degli alunni sia il fine del lavoro dell’insegnante.
La comprensione del testo non è lineare
La comprensione del testo è un fatto globale, simultaneo ed implicito, che riposa su una serie di informazioni integrate tra loro:
- La conoscenza degli elementi lessicali (le parole)
- La conoscenza degli elementi funzionali (i legami logici, grammaticali e sintattici nelle frasi e nei paragrafi, veicolati dalle declinazioni nominali/aggettivali e coniugazioni verbali, nonché congiunzioni, preposizioni, etc)
- La conoscenza del contesto (conoscenza enciclopedica dei riferimenti culturali presenti nel testo)
- La conoscenza dell’intenzione comunicativa del testo
Tutte queste informazioni concorrono alla comprensione del testo. Le informazioni di tipo extra testuale possono essere altrettanto importanti delle info veicolate dal significato delle parole e dalla grammatica/sintassi per la comprensione del testo: paradossalmente, possiamo non capire un testo che siamo in grado di tradurre perfettamente, se ci mancano i riferimenti contestuali.
E, in modo ancora più interessante, possiamo notare che la conoscenza del contesto e dell’intenzione comunicativa dell’autore, aiuta il bambino a “scoprire” e comprendere elementi testuali, intuendo i legami logici tra le parole che non conosce (o non conosce consapevolmente) e il significato di vocaboli che non gli sono noti.
Questa forma di scoperta per “ricostruzione” dal contesto e’ veicolata da una serie di operazioni mentali che permettono di fissare nella memoria in modo duraturo le informazioni cosi acquisite.
In questa ottica, veicolare lo sforzo deduttivo nella comprensione del testo è una grande idea non solo per fare esercitare i bambini con le abilità che già posseggono, ma anche per insegnare loro in modo efficace nuovi elementi!
Il testo diventa quindi un importante elemento costruttivo della competenza linguistica, se vengono presentati gli elementi enciclopedici e testuali.
Ciò si applica sia ai testi orali, che i testi scritti.
Che cosa è l’expectancy grammar (grammatica dell’anticipazione)
La expectancy grammar, in italiano tradotto come la «grammatica dell’anticipazione», si riferisce ad una serie di meccanismi che permettono al soggetto di “anticipare” ovvero prevedere ciò che sarà detto (o per lo meno il senso complessivo della parte del testo che ancora non abbiamo letto o ascoltato).
Ciò che permette a questo meccanismo di anticipazione di mettersi in moto è un insieme di varie conoscenze e competenze, che potremmo definire “prerequisiti”, ovvero le conoscenze sul contesto, la competenza comunicativa e l’efficienza dei processi cognitivi implicati dalla comprensione del testo (ovvero sia la prontezza nel cogliere i nessi causali, temporali etc)
Si tratta di un meccanismo inconscio che anche nella lingua madre è sempre attivo: mentre ascoltiamo, il nostro cervello fa supposizioni su base statistica su quello che verrà detto dopo.
E’ per questo che siamo in grado di rispondere velocemente: noi “sentiamo” la fine delle frasi mentalmente, prima di averla ascoltata davvero. E’ sempre il medesimo meccanismo che ci permette di leggere e decifrare correttamente un messaggio corrotto, dove le lettere siano sostituite in parte o illeggibili. Ovviamente, ci si può sbagliare!
Inoltre, in una lingua straniera questo meccanismo è assai più lento: poiché manca la competenza comunicativa madrelingua, è importante che sia al contrario ridondante l’elemento pragmatico, enciclopedico ed extra testuale.
Strategie per facilitare la comprensione del testo orale
Non è assolutamente facile comprendere un testo orale, se si ha un livello di inglese non alto.
Probabilmente ci sono molte parole non note, inoltre il tempo per focalizzare i legami logici, grammaticali e sintattici è breve, molto più breve rispetto al testo scritto.
Però, il testo orale (per definizione multisensoriale) ha dalla sua il fatto che può essere arricchito da molti elementi Pragmatici ed extra testuali. Dare questi elementi è fondamentale, perché consente di comprendere ed imparare l’inglese grazie al testo.
Ecco alcune strategie:
- Spiegate bene che cosa state facendo. Curate il contesto, stimolate i bambini affinché capiscano cosa sta succedendo e cosa aspettarsi.
- Fornite delle banche di parole: prima di affrontare il testo date un elenco di parole non facili che i bambini troveranno nel discorso.Dovete pensare bene a quali elementi di lessico sono nuovi e quali già conoscono. E’ ovvio che non potrete anticipare tutte le parole che direte, ma vi consiglio di programmare bene ciò che direte, e magari scrivere il discorso che direte. Se volete aiutarli, mettete le parole in ordine di apparizione. Spiegate le parole prima di iniziare, il che li aiuterà dopo (spiegate perché lo fate): Potreste illustrare le “nuove parole” che i bambini potranno sentire mostrando qualche slides di vocabolario prima di iniziare e lasciando le slides stampate in bella vista.Questo li aiuterà anche a capire in anticipo di che si parlerà.
- Se avete altre indicazioni per aiutarli, come per esempio un video (se parlate di qualcosa che può essere illustrato da un video) fatelo vedere sia prima che dopo
- Essere espressivi : mimica, tono di voce, gestualità devono completare il testo e arricchirlo, soprattutto dove temete che i bambini abbiano maggiori difficoltà interpretative
Strategie per facilitare la comprensione del testo scritto
La medesima ridondanza è necessaria per veicolare un testo scritto. Purtroppo è un esercizio che si fa solo in quarta e quinta elementare di solito, ma in realtà introdurre testi “lunghi” da prima possibile può essere un vero aiuto per i bambini, perché mano a mano che si procede nel testo la conoscenza enciclopedica inerente alla storia aumenta, dando sempre migliori possibilità di interpretare e quindi imparare attraverso il testo.
E’ vero che i DSA sono spaventati da testi troppo lunghi e fitti, ma una storia lunga può essere impaginata in modo che si veda solo un paragrafo per ogni pagina. Dividere il testo in unità, dare il titolo ad ogni paragrafo, sono ottimi presidi per l’inclusività. Affrontare un testo unitario anziché testi frammentati che parlano di tante cose diverse (o avere testi diversi, ma unificati da un unico personaggio le cui caratteristiche e vicende sono note ai bambini) è un procedimento utile e inclusivo.
- Apparato iconografico e impaginazione: curate che il testo sia redatto in modo chiaro e arioso. Le pagine devono essere divise in paragrafi, con titoletti, stampati in caratteri grandi, di facile leggibilità. Usate buoni contrasti. Se possibile, inserite illustrazioni, univoche e chiare, che illustrino in modo non confusionario o ambiguo. Attirate l’attenzione dei bambini sulle immagini, stimolate curiosità, ipotesi, supposizioni su tutti gli elementi che incorniciano il testo: titolo (titoli), indice, immagini.
- Glossario: curate un glossario, ipotizzando quali parole potrebbero non essere note. Controllate, prima di iniziare la lettura, che i ragazzi abbiano visto il glossario. Se non provoca disordine visivo, è meglio tenerlo in pagina. Se i bambini sono piccoli, può essere un glossario illustrato, altrimenti mettete le definizioni in inglese. Meglio non tradurre.
- Aiuto al significato con il font e il colore, ma occhio ai dislessici: avete presente Geronimo Stilton? Hanno avuto l’idea interessante di rinforzare la semantica non solo con le immagini, ma anche con i font. Quindi “Shaking” potrebbe suggerire l’idea del tremolio o dei brividi se scritto in carattere tremolante. E’ una idea interessante, però occhio a non creare parole difficili da leggere. Magari si può usare il glossario per esperimenti di questo tipo
- Fumettizzazione: perché non fumettare? La possibilità di vedere i dialoghi, o parti di essi, in fumetto può chiarire la situazione e aiutare la comprensione.
- Leggere ed ascoltare insieme: se potete, creare sempre una versione audio dei testi, in modo che i ragazzi possano leggere ed ascoltare sempre insieme. Di grande aiuto per i dislessici, il voiceover aiuta tutti, anche perché l’espressività ed il ritmo più’ lento della lettura ad alta voce frena l’impulsività di tanti giovani studenti, che fanno “lettura veloce” e non hanno la pazienza di leggere intensivamente. Leggere ascoltando costringe a prendersi un tempo giusto per capire il testo.
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