Esercizio B2 - Collocations

Collocations: cosa sono?

Che cosa è una “collocation“? Sembra un concetto molto avanzato o astruso, di solito si studiano nei corsi di inglese avanzati, ma in effetti fa parte di quel materiale linguistico che ognuno di noi maneggia ogni giorno (non sempre con consapevolezza).

Per capire il termine collocation, rispolveriamo in nostro latino. Sono parole “locate insieme” (co-locate), ovvero parole che naturalmente si abbinano.

Per “collocation”, quindi, intendiamo identificare le parole che tendono ad aggregarsi e stare insieme, ovvero che nella lingua ricorrono come unite in un modo statisticamente frequente e significativo. Il loro accostamento risulta naturale alle orecchie del parlante nativo.

Collocations e fraseologie: esempi

Alcune espressioni sono “fraseologiche”: per esempio noi non diciamo “docciare” ma “fare una doccia”. Percepiamo una differenza semantica significativa tra “bagnare” e “fare il bagno”: sono proprio due azioni diverse.

Altre collocazioni, invece, sono proprio accostamenti che vengono fatti quasi automaticamente, come ad esempio: “alto monito”, “criminale incallito” “piacevole sorpresa” “bella giornata” “bella persona” “figlio degenere” “vedova inconsolabile” “tempestivo intervento” “aperta opposizione”…. ho reso l’idea?

Pensate che questi abbinamenti siano frutti del caso? Allora provate a sostituire con un sinonimo una delle due parole, e sentite come vi suonano…”acuto monito” “criminale indurito” “amabile sorpresa” “serena giornata” “aitante persona” “figlio imbastardito” “vedova sconfortata” “svelto intervento” “spalancata opposizione”….strano, vero?

Teoricamente, le parole sostituite (aggettivi) hanno il medesimo significato, ma insieme a quello specifico sostantivo non funzionano. La lingua è fatta di mattoncini, ma non tutti i mattoncini sono precisamente uguali.

Per esempio, in italiano possiamo dire che “luminoso” e “brillante” siano sinonimi, ma troveremmo trano sentire frasi come: “il negozio ha issato una insegna brillante”, “Matteo ha fatto una luminosa”, “Davide è un individuo luminoso e divertente”.

Percepiamo invece corretto e naturale dire frasi come “Il negozio ha issato un’insegna luminosa” , “Matteo ha fatto una carriera brillante”, “Davide è un individuo brillante e divertente“.

Esempi di collocations in inglese

Spero di essere riuscita a spiegare cosa sono le “collocations”, ora passiamo all’inglese. Vediamo degli esempi di collocation in inglese che sicuramente conoscete:

  • pay attention
  • fast food
  • powerful engine
  • dark chocolate
  • strong tea
  • fast train
  • quick shower

Non siete convinti?

Provate a sentire nella vostra testa “give attention”, “quick food” “strong engine” “dark tea” “black chocolate” “quick train” o “fast shower”…non funzionano affatto.

Può darsi che , in qualità di stranieri, non sentiate quanto appare stridente questo modo di abbinare le parole, ma un madrelingua scoprirà immediatamente che non avete dimestichezza con l’inglese.

Collocations e traduzione letterale inglese/italiano

Ovviamente, ogni lingua ha le sue collocazioni e fraseologie. Spesso, se traduciamo da una lingua ad un’altra, tendiamo a portarci dietro come “calchi” i nostri modelli di collocazione. I risultati possono essere buffi.

Quando pensiamo alla traduzione da una lingua all’altra, abbiamo tutti avuto esperienza del fatto che un approccio parola-per-parola non funziona.

Le lingue sono codici formati da parole, ma le parole hanno degli schemi di abbinamento tipici nelle varie lingue, e non sono al 100% intercambiabili.

Per parlare una lingua straniera in maniera accurata e naturale, è quindi necessario imparare i vocaboli non solo uno a uno, ma per quelli che vengono definiti “chunks”.

Per chunk intendiamo dire dei “pezzi” (chunk vuole dire “pezzo” ) di lingua, che si spostano insieme. Un chunk non è la somma delle parole che lo compongono, ma un “pezzo unico”.

Per questo, se traduciamo parola per parola, tiriamo fuori frasi come “prendere una fotografia”, “avere una doccia” “avere cena”.

La corretta traduzione dall’italiano all’inglese (come per ogni altra lingua) non può prescindere dalla conoscenza delle collocations e dei chunks, ovvero degli “abbinamenti naturali” tra le parole e i “segmenti inscindibili”.

Vediamo degli esempi comparati

Collocation in ingleseFrase tradotta correttamente in Italiano
Ask a questionFare una domanda
Have breakfastFare colazione
Have a nice dayPassare una bella giornata
Take a PictureFare una fotografia
Have funDivertirsi

Ripetiamo: tradurre queste frasi con “chiedere una domanda” “avere colazione” “avere una bella giornata” “prendere una foto” “avere divertimento” suona tanto assurdo a noi quanto agli inglesi suona assurdo “do a question” “make a great day” “make a photo”. Divertirsi è del tutto intraducibile se non si conosce il chunk “have fun”.

Questo ci dovrebbe definitivamente scoraggiare dall’approccio traduttivo letterale!

Vari tipi di collocazioni in inglese

 Ogni lingua ha delle specifiche collocations, che possono riguardare vari tipi di abbinamenti:

  • verbo – sostantivo (verb – noun)
  • sostantivo – aggettivo (noun – adjective)
  • avverbio – aggettivo (adverb – adjective)
  • sostantivo – sostantivo (noun – noun)

Le collocations sono uno degli esercizi richiesti nei compiti di vocabolario-use of English degli esami First Certificate (livello B2) , CAE (livello C1) di Cambridge e CPE (livello C2)

Sotto, vi mettiamo un paio di esempi cosi che possiate esercitarvi.

Cosa fare per imparare le collocations

Qual é la formula per imparare i vocaboli nelle giuste collocations? In primo luogo leggere!

Leggete qualsiasi cosa, dai giornali ai libri alle brochure commerciali, perchè in ogni singolo pezzo di scrittura scritto da nativi troverete l’ordine naturale delle parole e gli abbinamenti corretti. Non è necessario che siano testi “alti”: noi associamo l’argomento collocations” con i livelli avanzati, ma in realtà si tratta della cosa piu’ basica per un parlante nativo, che impara da subito che certi “pezzi” vanno assieme, solo stando immerso nella lingua naturale.

Le collocation si trovano nel parlato, quindi ascoltate: talk show, serie tv, telegionali, audiolibri: ogni tipologia di testo. Immergetevi nella lingua. Solo cosi potrete “assorbire” come fa un parlante nativo.

Cercate di prendere nota quando sentite degli abbinamenti diversi dalla vostra lingua.

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