In questi ultimi giorni abbiamo approfondito i vari aspetti della certificazione CELTA online, ma ci piaceva l’idea di presentarvi la testimonianza di una insegnante di inglese, che ha recentemente concluso questa impegnativa, ma gratificante, avventura.
Ringraziamo Alessandra Golino per avere accettato di condividere con noi il suo racconto del Corso CELTA, anche evidenziando le sue emozioni ed il suo vissuto nell’evoluzione come insegnante grazie a questa formazione.
Ma diamo la parola ad Alessandra
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Con quali obiettivi hai intrapreso la formazione Celta?
Da anni desideravo seguire questo corso ma sapevo di non avere sufficiente tempo a disposizione e di non poter post-porre i miei impegni lavorativi. La scorsa estate, però, ho deciso che avrei dedicato del tempo a me.
Il CELTA è una certificazione internazionale ed è accettata da tutte le scuole di lingue del mondo. Ti apre moltissime porte nel campo dell’insegnamento ed è un corso molto interessante per qualsiasi persona che voglia intraprendere la carriera di insegnante di inglese.
Mi sono iscritta a un corso full-time ma fortunatamente non c’era più posto. Dico fortunatamente perché, da mamma di due figli piccoli, non avrei potuto reggere i ritmi di questo corso a tempo pieno.
Mi sono pertanto iscritta a un corso part-time. A luglio 2022 ho sostenuto il colloquio e il 2 settembre 2022 ho iniziato questa straordinaria avventura.
Parlaci del colloquio selettivo per il CELTA. Com’è avvenuto? Come ti sei preparata? Che consigli daresti a chi deve affrontarlo?
Ho sostenuto il colloquio online il 5 luglio 2022. Precedentemente avevo già inviato alla scuola il test preselettivo, che era andato bene.
Durante il colloquio, la mia futura tutor mi ha inizialmente chiesto di presentarmi; poi mi ha fatto delle domande di grammatica, sia inerenti al test sia ad altri argomenti. Mi ha quindi parlato della struttura del corso: lezioni e gestione degli studenti, saggi, rispetto delle scadenze, rapporto con tutor e colleghi, mole di lavoro. Mi ha fatto delle domande riguardo alla mia gestione dello stress e di eventuali feedback negativi, e alla mia capacità di gestire il rapporto con i colleghi e con gli insegnanti.
Ammetto di non aver ripassato a fondo la grammatica inglese ma il colloquio è andato bene. Ho apprezzato la sincerità con cui la mia tutor mi ha parlato del corso: mi ha detto che sarebbe stato un corso molto intenso, che avrei dovuto leggere, approfondire e studiare molto, ma che ne sarebbe senz’altro valsa la pena. Ho seguito i suoi consigli e così è stato: ne è valsa la pena!
A chi intende iscriversi a questo corso darei gli stessi consigli che mi sono stati dati dalla mia tutor: il corso Celta mette in discussione non solo il tuo modo di insegnare ma tutta la tua persona.
Per quanto mi riguarda, nelle 10 settimane di corso ho imparato a gestire maggiormente le mie emozioni, a guidare i miei alunni alla scoperta delle loro conoscenze, a fornire spiegazioni solo quando necessario, a gestire il tempo di insegnamento in modo efficiente.
All’inizio è stato uno shock mettere in discussione tutto il mio sapere ma ho avuto l’umiltà di fidarmi di tutti gli ottimi consigli che mi sono stati dati dai miei tutor trasformandoli in obiettivi per le lezioni successive. E alla fine del corso ammetto di sentirmi un’insegnante più preparata e più sicura delle proprie buone qualità.
Come hai affrontato il corso Celta? In cosa lo hai trovato particolarmente significativo?
Sono una persona molto curiosa e amo apprendere nuove nozioni. Dall’inizio ho ascoltato e fatto tutto ciò che mi è stato proposto dai miei insegnanti con ottimismo e tanta voglia di imparare. Ho preso appunti durante le lezioni. Li ho approfonditi leggendo i libri consigliati e mi sono confrontata con i miei colleghi.
Ho appreso in un clima disteso in cui i miei colleghi si sono trasformati in familiari: ci ritrovavamo online anche due volte a settimana per affrontare assieme gli scritti, per darci consigli sui lesson plan e sull’organizzazione dei materiali didattici, per supportarci nei momenti di sconforto e più stressanti (ci sono stati anche quelli!).
Consiglio vivamente di creare un rapporto di onesto confronto con i propri colleghi: tutte le buone doti di un insegnante possono diventare i punti di forza degli altri, o comunque essere uno stimolo per gli altri. E il Celta, come qualsiasi percorso, è più piacevole se lo si fa in buona compagnia!
Mi è piaciuto apprendere i vari approcci di insegnamento della grammatica e del vocabolario (PPP, TTT, guided discovery) e la metodologia da seguire per le lezioni relative alle 4 skill. Ho imparato le funzionalità di Zoom, che prima ignoravo, e cosa vuol dire organizzare il tempo di ciascuna lezione in modo efficiente.
Quali delle sezioni del corso è stata più importante per te?
Imparare come pianificare e organizzare in modo logico ed efficace ogni singolo pezzo della lezione è stata una sfida sin dall’inizio. All’inizio non avevo la più pallida idea cosa volesse dire dare istruzioni chiare e concise, pianificare problemi e proporre soluzioni per ogni singolo esercizio oppure analizzare significato, forma e pronuncia dei vocaboli. Eppure ho osservato le lezioni dei miei tutor, ho messo in atto le tecniche da loro utilizzate e pian piano ho imparato.
Come hai trovato le Teaching Practice?
Sono state molto dure e impegnative sin dall’inizio. Tuttavia, un passo alla volta, ho imparato che una buona pianificazione della lezione era un ottimo punto di partenza. Più dettagliati erano i miei lesson plan in termini di tempi, organizzazione dei singoli esercizi, problemi anticipati e proposte di soluzione ecc., più logiche erano le mie teaching practice e maggiore era la sicurezza che acquisivo nella gestione della lezione e di eventuali problemi inaspettati.
Il feedback dei tutor e il confronto con i compagni è stato un momento utile o stressante?
Il feedback dei miei tutor è stato uno strumento fondamentale per migliorare da una lezione all’altra. Ho sempre accettato di buon grado i loro consigli. Non mi sono mai scontrata con i miei tutor: le loro osservazioni sono sempre state costruttive e incoraggianti. Mi ripetevo: “Posso farcela anch’io!”
Come ho già detto, i miei compagni di corso sono stati un costante stimolo a migliorarsi e a crescere verso un obiettivo comune. Ci siamo sempre sostenuti, anche durante i momenti di feedback. Abbiamo gioito delle conquiste di ciascuno. Abbiamo commentato le lezioni, mai giudicato la persona. Siamo stati rispettosi e abbiamo affrontato il tutto con una buona dose di umorismo, che ha smorzato anche i momenti più intensi.
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Consiglieresti il Celta? A chi? Perché?
Consiglierei il Celta a tutti gli insegnanti di inglese che vogliono imparare a strutturare le loro lezioni in maniera logica ed efficace, tenendo conto dei punti di forza dei propri studenti, anticipando eventuali problemi e proponendo soluzioni chiare. Chi mi legge dirà: “Ma le mie lezioni sono già ben strutturate e logiche!”
Lo pensavo anch’io ma il Celta mi ha dato l’opportunità di mettere in discussione tutto ciò che sapevo, di fare pulizia di ciò che non è utile alla buona riuscita di una lezione, di mettere i miei studenti (non me!) al centro, e di gettare le fondamenta per lezioni logiche, dove ogni pezzo si lega a quello successivo in maniera chiara e senza forzature. Le metodologie che si apprendono durante il corso diventano una parte del tuo bagaglio di insegnante che non vorrai più abbandonare!
Grazie infinite ad Alessandra per la sincerità con cui ci ha parlato della sua espoerienza con la certificazione CELTA.
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