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Insegnare le parole in inglese ai bambini
Questo è un articolo molto importante nella formazione degli insegnanti di inglese
E’ stato dimostrato che il numero di parole apprese nell’infanzia è proporzionale al successo negli studi superiori. Sapere più parole significa infatti avere più chiavi di comprensione rispetto ai discorsi uditi o ai testi letti.
E’ bene con costanza applicarsi perchè i bambini acquisiscano parole in inglese, formandosi un solido e ampio vocabolario.
E’ un controllo che deve fare l’insegnante perchè i bambini non sempre (anzi, in effetti: quasi mai) segnalano quando non capiscono o non conoscono questa o quella parola.
Quindi la costruzione consapevole e attiva del vocabolario è una attività in sè, che in un certo senso è ulteriore e diversa rispetto all’acquisizione del vocabolario passivo.
Acquisizione e apprendimento del vocabolario inglese
Krashen distingue sempre tra acquisizione e apprendimento. Leggendo Krashen si ha la percezione di come l’acquisizione spontanea sia una sorta di operazione più “nobile” rispetto all’apprendimento tramite attività didattiche.
L’acquisizione involontaria delle parole conduce ad una memorizzazione di più lunga durata rispetto all’apprendimento, è inconsapevole e senza sforzo. Ma bisogna essere consapevoli che l’acquisizione necessita una alta quantità di input (quindi molta, molta esposizione: non si può avere acquisizione spontanea con una esposizione sporadica!!!) .
Viceversa , l’apprendimento è mediato da attività consapevoli e “faticose”.
Per massimizzare la comprensione dell’inglese da parte del bambino e quindi permettergli di partecipare alle attività è necessario aiutarlo ad ampliare lo spettro del vocabolario che conosce e comprende.
Tenete conto che la comprensione è vitale. Senza comprensione, non c’è nè acquisizione nè apprendimento. Krashen lo chiarisce molto bene.
Per imparare è necessario che:
- prestiamo attenzione allo stimolo
- comprendiamo (implicitamente o esplicitamente) l’input
- manipoliamo l’input per farlo passare dalla memoria di lavoro alla memoria a lungo termine
In questo articolo parliamo ancora di flashcards, come maniera per insegnare e fissare il vocabolario.
Qui vorrei focalizzare su alcuni delle maniere consigliabili in cui una insegnante può utilizzare le flashcards per aiutare il bambino a costruire una banca di parole consapevole.
L’esperienza della comprensione porta all’acquisizione, e l’apprendimento può facilitare la comprensione.
Come usare le flashcards in inglese
In questo articolo sto pensando a bambini della scuola primaria, che conoscono già le lettere e i phonics.
Potrebbero essere attività adatte a bambini dalla terza elementare in su, ma possono essere semplificate per bambini più piccoli.
Ogni volta che mostriamo (o creiamo) le flashcards con le nuove parole in inglese , attiriamo l’attenzione del bambino su tutte le informazioni che ci possono dare Si può creare una specie di griglia, come questa :
- What is it? Il bambino può anche non essere in grado di spiegarlo in inglese, ma dovete essere certi che lo sappia. Nessun bambino può ricordare una carta che non sa bene cosa sia. L’immagine deve essere chiara, su fondo bianco, univoca.
- How do you call it? Nessun bambino può ricordare un nome che non ha bene in mente. Siate chiari e stentorei quando pronunciate il nome della carta, e fate in modo che il bambino ripeta. E’ fondamentale che il bambino abbia ben sentito il suono.
- How do you spell it? Se avete già fatto lo spelling, è una buona idea scrivere il nome dell’oggetto sotto l’oggetto rappresentato.
- Phoneme awareness: Fate sempre questa attività, sia che lo spelling sia già noto sia che stiate studiando la fonetica. Chiedete ai bambini di identificare il suono con cui la parola comincia, o finisce. Se non altro, attirerà l’attenzione del bambino sul nome.La fonemica awareness include anche valutazioni soggettive come “la parola è lunga o corta?”. Tutto ciò che attira consapevolmente l’attenzione del bambino sulla forma della parola va bene, perché stiamo parlando di apprendimento consapevole e ogni osservazione del bambino è un’ancora per la sua memoria.
Questa è una sorta di “fase 1”, diciamo la più semplice e adatta a bambini principianti. E’ importante che questa sorta di procedura sia fatta con tutte le carte. Ogni volta che un bambino inserisce una carta nel suo visual dictionary dovrebbe essere in grado, almeno oralmente, di rispondere a tutte le domande della “fase 1”, come se fosse una sorta di carta di identità della flashcard.
La fase 2 è decisamente più complessa e richiede che il bambino sia in grado di rispondere a domande più impegnative sulla flashcard creata o mostrata:
- What do we do with it? (Se è un oggetto): il bambino deve essere in grado di descrivere l’uso dell’oggetto ritratto
- Where do we find it? Il bambino deve essere in grado di porre l’aggetto nel contesto
- What category? Il bambino dee essere in grado di collocare concettualmente l’oggetto in una categoria.
Open minds è fatte di persone qualificate ma sopratutto appassionate.
I corsi per docenti sono ricchi di spunti e devo dire che mi hanno aiutato a migliorarmi e a rinventarmi con i bambini in classe.
Durante il lock down le loro lezioni e materiali sono stati importanti e hanno danno spessore alle mie lezioni.
Ho acquistato senza indugio il pacchetto clil sui romani. Ottimo materiale e ben strutturato.
Grazie alla loro disponibilità ho acquistato vari teacher s pack e il corso multisensory English perché sono certa che mi aiuteranno in questo duro periodo per fare una didattica nuova.
consiglio vivamente i loro corsi per insegnanti e il loro materiali perché semplicemente costruiti da professionisti appassionati ben qualificati e attenti a non lasciar indietro nessun bambino
Sempre così!! Al top
Giuseppina Previtali
Attività da fare con le flashcards in inglese
Una volta che si focalizzano le diverse ”dimensioni” che può avere una flash card, diventa abbastanza naturale svilupparne gli usi in modo ludico e attivo:
Picture and Symbol – Le flashcards possono essere usate come àncore visive, ad esempio all’interno di una storia (l’immagine sostituisce la parola, il bambino quando incontra la immagine deve dire la parola). Oppure, possono essere àncore visive in testi non di fiction, come una routine giornaliera : si può descrivere la routine giornaliera con una serie di flashcards, che il bambino riconosce visivamente e traduce nelle parole-azioni (wake up, get up etc)
The sound of the word (phonology): concentrandosi sulla fonetica, l’insegnante può usare le flashcards per fare giochi di consapevolezza fonologica (identificazione suono iniziale, finale, centrale, attività di rhyming etc), suddividere le sillabe con i battiti di mani, identificare le vocali silenti…. Si possono usare attività orali come il Telefono senza fili, lo shiri-tori (una sorta di telefono senza fili, dove ogni partecipante deve dire una parola che inizia con il suon finale della parola precedente, ad esempio Wood-Dove, giochi di rima, il “bastimento carico carico di”….)
What does it mean (semantics): se ci si concentra sul significato, si possono fare dei giochi come per esempio trovare parole di significato simile o opposto, o appartenente alle stesse categorie, oppure giochi di mimo per riprodurre la azione descritta dalla parola.
La parola come centro di una mind map in inglese
Ciò che si può focalizzare è che ogni parola è una sorta di universo a molte dimensioni, e attorno ad ogni parola. Qui ho trovato un esempio online: la scelta non è azzeccata perchè la figura è confusa, ma dà l’idea del mondo che si può sviluppare attorno ad ogni singola parola.
Se abituerete i bambini a crearsi consapevolmente delle banche di parole articolate in questo mod, non solo avrete promosso una buna conoscenza dell’inglese, ma anche un lavoro consapevole sulle implicazioni che ogni parola ha (thesaurus).
Questo, aldilà dell’inglese è un lavoro che ha una sua validità a livello di metodo di studio.
Una classe dove i bambini sono abituati ad interrogarsi sulle varie dimensioni delle parole, dove i bambini si chiedono e domandano il significato delle parole, riflettono sulle categorie delle parole e anche sulla forma fonologica di ogni parola…è una classe che ha imparato un metodo di studio. Questa attività può avere quindi molti risvolti positivi.
Insegnare le “parole a vista” in inglese (sight words)
Sight words vuole dire “parole a vista”.
Sostanzialmente, si tratta di insegnare le parole in modo visivo: come se fossero una immagine.
Negli anni 80 andava molto di moda questo metodo (metodo globale) anche per insegnare l’italiano.
La tradizione didattica inglese lo ha sempre usato. Il nome più famoso associato a questo metodo è quello di Dolch.
Questo studioso americano codificò le parole, divise in gruppi, che andavao insegnate ai bambini visivamente nel programma di letto-scrittura.
Insegnare le parole inglesi ad alta frequenza
Quali parole ha scelto Dolch? Le 220 parole più frequenti della lingua inglese.
Poche decine di parole ricorrono in praticamente tutte le frasi pronunciate in un contesto normale o colto, quindi conoscerle “a memoria” aiuta a decodificare facilmente il testo, scritto o parlato.
La logica che ci sta dietro è questa: se riconosciamo visivamente le parole frequenti, senza bisogno di fare lo sforzo di decodificarle, la nostra lettura/comprensione sarà molto più veloce (perchè il cervello dovrà decodificare solo le altre parole, risparmiando sforzo).
Già da questo si capisce che la tecnica delle Dolch Words non sostituisce l’approccio classico e fonologico alla lettura: è solo un modo per sveltire la lettura, integrando i due approcci.
Questo ha tanto più senso se si pensa che gran parte delle Dolch Words non sono parole regolari dal punto di vista fonetico, al contrario: sono quasi sempre eccezioni fonetiche.
Dolch ebbe quindi l’idea di identificare queste parole assai frequenti e suddividerle in gruppi, che andavano insegnati successivamente con tecniche mnemoniche piuttosto “battenti” (drill).
E’ evidente che per un bambino non di madrelingua non ha senso essere esposto a tutte queste parole! Starà all’insegnante scegliere un numero per ogni gruppo, ed insegnare ai bambini le parole ” a vista” secondo i tempi che ritiene più opportuni.
Il mio consiglio, tuttavia è di cominciare precocemente ad esporre i bambini a queste parole (ovviamente in modo molto giocoso) perchè per un bambino madrelingua il grande vantaggio di studiare le parole ad alta frequenza non è tanto nello spelling quanto proprio nella conoscenza delle parole stesse.
Se osservate queste parole tante sono “di servizio”: articoli, congiunzioni, preposizioni…parole che è difficile memorizzare.
Eppure, le parole frequenti (che sono importantissime, ma non si possono dare per scontate in un bimbo non madrelingua inglese) sono in the esattamente le parole su cui, facendo storytelling, non si attira l’attenzione del bambino.
Eppure sono fondamentali per la comprensione delle frasi e delle relazioni tra le parole. Parole come “in” e “the” sono anche difficili da ricordare, perché non si rappresentano graficamente e normalmente non sono parole rimanti o con una posizione rilevata nelle filastrocche o canzoni.
Sono parole che sfuggono, a meno che non si dia ad esse una esplicita attenzione, come il programma di Dolch fa.
Sintetizzando, io credo che sia molto importante quando si fa inglese a scuola focalizzare l’attenzione su queste parole “di servizio” perché:
- sono indispensabili per la comprensione
- ricorrono frequentemente (sono le parole più comuni)
- sfuggono l’attenzione dei bambini nei normali metodi didattici – al punto che vengono normalmente imparate in modo implicito, grazie ad una massiva esposizione.
Giochi per insegnare le parole inglesi ai bambini
Abbiamo visto che cosa sono le Sight Words ed in particolare i gruppi codificati da Dolch , come prioritari nell’educazione dei bambini alle lettoscrittura.
Abbiamo visto che le parole sono tanto utili quanto difficili da memorizzare, anche perchè i metodi tradizionali non mettono in luce queste parole, che spesso vengono imparate implicitamente.
In questo sito ci sono molte risorse su come insegnare le parole di Dolch. E’ ovviamente un sito pensato per bambini inglesi, quindi per un italiano non ha senso concentrarsi su così tante parole.
Però si possono prendere un sacco di spunti e di idee ed in particolare io suggerirei di provare questi metodi con le flashcards, che si possono usare a scuola o a casa:
La freccia: mi è piaciuto molto l’espediente della freccia. Guardate il video a questa pagina: il fatto che la maestra non mostri semplicemente la carta, ma sottolinei la parola con il gesto del dito (sottolineato dalla freccia) aumenta molto l’efficacia dell’esposizione, mio avviso. Anche il bambino sottolinea la parola con il gesto della mano. Sono espedienti semplici ma utili per aumentare l’efficacia dell’operazione.
Scrivere in aria: come abbiamo già fatto per le singole lettere, possiamo scrivere in aria anche le parole frequenti. E possiamo farlo sulla sabbia, sulla farina gialla, etc…il feed back cinestetico rafforza l’apprendimento visivo!!
Infine, rinforzare con i giochi. Le flashcards si possono usare per fare miriadi di giochi didattici, qui suggerisce ottime idee come
bingo
memory
go fish
four in a row (forza quattro)
dominoes
Questi giochi sono in vendita e possono senz’altro valere l’investimento, oppure si possono fare da soli usando i generatori di giochi che si trovano on-line.
Ma come sempre le idee che amiamo di più sono quelle che si possono fare solo usando la fantasia, carta, penna , scotch e forbici:
Ecco le idee più brillanti che il sito suggerisce:
Sight words parking lot: fate dei bigliettini tutti uguali per forma, su ognuno scrivete una sight word. Disponete regolarmente le carte sul pavimento, come un parcheggio. Ora date ai bambini una macchinina giocattolo ciascuno: voi sarete il parcheggiatore che dice ai bambini su quale “parking lot” (ovvero quale parola) può parcheggiare. Semplicissimo ed ingegnoso!!
Il gioco delle sedie: attaccate dietro ad ogni sedia un bigliettino con una sight word. pi giocate al gioco delle sedie: ma i bambini per trattenere il posto conquistato devono anche essere in grado di leggere il bigliettino della propria sedia.
Impiccato: giocate all’impiccato con le sight words che avete studiato!
I bambini stessi possono creare delle proprie sight words flashcards, come abbiamo suggerito in questo articolo. Ed aggiungere delle flashcards con le sight words a loro visual dictionary!
E tu, come insegni le parole?
Usi le flashcards?
Se ti piacciono gli spunti che ti offriamo, puoi usarli liberamente, basta che ti ricordi di citare la fonte.
E continuate a seguire i nostri corsi di inglese!
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