Il corso di laurea in Scienze Politiche è, è una laurea molto polivalente e poliedrica, e nonostante sia stata spesso oggetto di cattiva stampa continua ad avere successo tra gli studenti che vogliono lavorare in un ambiente umano, dinamico (come politica, giornaliamo, diplomazia, sociale, insegnamento…), legato agli sviluppi sociali, culturali, economici e politici del mondo contemporaneo.
Lo studente di Scienze Politiche avrà la possibilità di affinare gli strumenti necessari per comprendere appieno le dinamiche alla base del servizio pubblico e amministrativo, sia a livello nazionale che internazionale.
Materie di studio nella facoltà di scienze politiche
In Scienze politiche non mancano materie tecniche, accanto agli approfondimenti culturali e politici.
La lista degli insegnamenti infatti include:
- diritto pubblico;
- diritto privato;
- economia (aziendale, politica, macroeconomia, finanza);
- sociologia (economica, politica, etc.);
Inoltre, lo studente di Scienze Politiche conosce approfonditamente minimo due lingue straniere, scelte tra : inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo arabo o cinese.
Dal punto di vista umanistico, il corso di Scienze politiche abbraccia materie quali la Filosofia del Diritto, Sociologia e Scienze delle Finanze,Storia contemporanea, Storiografia e Storia europea…
Vediamo nel dettaglio gli esami della Laurea Triennale di Scienze Plitiche suddivisi anno per anno, da cui ben si comprende l’ampio respiro di questa facoltà:
I ANNO
- Microeconomia
- Statistica
- Scienze della politica
- Spagnolo
- Storia delle istituzioni politiche
- Storia delle relazioni internazionali
- Governo e politiche mondiali
II ANNO
- Diritto pubblico
- Inglese
- Macroeconomia
- Politica economica
- Sociologia economica e del lavoro
- Sociologia dei fenomeni politici
- Diritto privato
III ANNO
- Diritto internazionale
- Economia applicata
- Diritto privato comparato
- Diritto dell’unione europea
- Diritto del lavoro
- Psicologia delle emergenze
- Insegnamento a scelta
- Abilità informatiche e telematiche
Sbocchi lavorativi di scienze politiche
Sugli sbocchi professionali di una laurea in scienze politiche, anche in questo caso le scelte sono molteplici e per nulla limitanti, anzi. Tra quelli più diffusi, si annoverano:
- Il politico
- Giornalista,
- Addetto all’interno di ONG e Organizzazioni internazionali in genere;
- Diplomatico;
- Insegnante
Sbocchi lavorativi per la facoltà di scienze politiche: lavorare nella politica
Uno degli sbocchi lavorativi “naturali” di scienze politiche è la carriera politica. Non esiste un iter definito per abbracciare questa professione: sicuramente il primo passo è avvicinarti ad un partito politico che rispecchia maggiormente i tuoi principi e iniziare un percorso al suo interno. Ad esempio, l’assistente parlamentare è un professionista che lavora presso un’istituzione parlamentare al servizio di un personaggio o di un gruppo politico.
Sbocchi lavorativi per la facoltà di scienze politiche: lavorare nel giornalismo
Il giornalismo rappresenta una professione tipica per il profilo del laureato in scienze politichre, Questo può operare in una redazione “tradizionale” o web. Per diventare giornalista professionista è necessaria l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti.
Sbocchi lavorativi per la facoltà di scienze politiche: lavorare nelle organizzazioni internazionali
Le organizzazioni internazionali sono enti che operano in diversi contesti, dalle questioni politico-militari a quelle economiche-finanziarie, dalle questioni sociali a quelle umanitarie. Per lavorare all’interno di queste organizzazioni, una laurea in scienze politiche è un ottimo inizio, unite sicuramente ad una conoscenza di una o più lingue straniere.
Sbocchi lavorativi per la facoltà di scienze politiche: lavorare nella diplomazia
La carriera diplomatica è un’altra possibile strada che deriva dagli studi in scienze politiche. In particolare, quello dell’Ambasciatore è un lavoro di altissima responsabilità, il cui accesso è disciplinato da un iter specifico e complesso. Per accedere alla professione sono necessarie, infatti, la laurea magistrale in determinate discipline (tra cui scienze politiche), il master e anche il superamento di uno specifico concorso pubblico molto selettivo.
Anche diventare console onorario richiede un iter preciso. Il console onorario è deputato alla reggenza di un consolato (ufficio di rappresentanza) ed è un cittadino dello Stato ospitante, non di carriera, che agisce su richiesta dello stato inviante dopo autorizzazione dello Stato ricevente detta exequatur. Non esiste dunque un concorso pubblico, ma bisogna essere nominati dal Paese d’invio, ammesso che la convenzione consolare in vigore tra i due Paesi permette lo stabilimento di attività consolari.
Sbocchi lavorativi per la facoltà di scienze politiche: lavorare nella scuola
Infine, un’altra possibile strada da intraprendere dopo la laurea in scienze politiche è quella dell’insegnante. Puoi ottenere l’abilitazione per insegnare diverse discipline nelle strutture pubbliche, oppure puoi trovare occupazione come formatore in strutture private.